Criticometro

📽️ 6:06

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Dramma

di Tekla Taidelli; con Davide Valle, George Li Tourniaire, Roberto Sadhi Sersanti, Romina Lo Bue

Leo ha 20 anni e una vita in bianco e nero. Le sue giornate iniziano sempre alle 6:06, tra lavori miserabili e una corsa senza fine per procurarsi la dose successiva. La droga non è solo una dipendenza, è un loop mentale che lo tiene intrappolato in un eterno déjà vu. Ogni tentativo di cambiare, scappare, lo riporta sempre allo stesso punto: l’inizio. Finché non incontra Jo-Jo: coetanea enigmatica, parla solo francese e guida un caravan come se fosse in fuga da qualcosa. Anche lei porta un dolore profondo. Jo-Jo non è una salvezza facile, ma è il caos di cui Leo ha bisogno. Lei ha i suoi demoni. In qualche modo sa vedere attraverso le crepe di Leo. Insieme partono verso il Portogallo, tra paesaggi onirici e polverosi, dove le loro anime si incontrano e parlano finalmente la stessa lingua. Ma la loro non è una storia di salvezza semplice: Leo lotta contro la sua dipendenza, Jo-Jo sembra essere sempre a un passo dal dissolversi, come se fosse lì solo per mostrargli la via da seguire.

6:06 Poster

Recensioni

È sempre opportuno, nello stagno mediamente rassicurante del cinema italiano, trovare il sasso che incrina l’acqua, che muove qualcosa, che disturba la quiete o perlomeno ci prova […] Taidelli riesce a portare a termine il secondo lungo, a cui bisogna augurare giusto spazio nelle sale e nel circuito […] Il film è un viaggio crudo e graffiante che non offre redenzione, ma invita lo spettatore a confrontarsi con il dolore e il caos della vita, mostrando come anche nelle crepe più profonde possa emergere bellezza

nocturno Positiva

Tekla Taidelli torna al lungometraggio con questa storia che non è solo viscerale e cruda, ma anche visionaria e con una tensione da racconto morale […] Con il suo grande bisogno di sincerità, il cinema di Taidelli difficilmente lascia indifferenti […] Il cinema rende più visibile ciò che normalmente lo sguardo scantona o elude, ed è anche per questo che 6:06, con il suo raccontare la ‘realtà degli invisibili’, diventa agente attivo (e generoso) di una istanza che è insieme affettiva, politica ed estetica.

closeup Positiva