A Real Pain è così un titolo multiforme, applicabile ai diversi strati della narrazione, che nonostante proceda con una scrittura delicata e a tratti pregnante, sembra spesso rimanere in superficie, senza scavare a fondo nelle questioni che tratta ma senza per questo sminuirle […] Sebbene il film non sia a mio parere da annoverare nella schiera dei lungometraggi dedicati al tema poiché affronta, come già detto, la questione in maniera superficiale, è comunque un buon punto di partenza per una riflessione sempre necessaria […] Capiamo però che a real pain è quello di Benji, un dolore che anche dopo aver sondato i meandri più oscuri della propria storia familiare è ancora presente, non scalzato dalla sofferenza collettiva e più grande, perché non esiste alcuna bilancia su cui misurare due facce della stessa medaglia.