Criticometro

Quello di Guadagnino è, sotto questo profilo, uno splendido film brechtiano, dove ciascun personaggio deve far fronte a scelte difficili e ponderate […] Il film non scioglie l’ambiguità, semmai la amplifica […] i personaggi – ed è questo, almeno per chi scrive, l’aspetto più tragico del film – non trovano alcun sostegno nella filosofia di cui discutono in aula.

Un film che affascina e respinge […] Guadagnino firma con After the Hunt un’opera che non offre risposte ma che, come la migliore filosofia, moltiplica le domande […] Le conversazioni tra Alma (una Julia Roberts in stato di grazia, misurata e ferocemente fragile), il suo assistente Hank (Garfield, ambiguo e seducente) e la giovane dottoranda Maggie (Edebiri, rivelazione di intensità) diventano il terreno di una guerra dialettica

After The Hunt è una conferma delle sue doti artistiche, in particolar modo nella gestione, e conseguente creazione, dei momenti di tensione […] Non ci sono santi ne peccatori, soltanto tre personaggi (dis)umani che restano invischiati in una vicenda delicata dalle forti tematiche attuali […] Una pellicola decisamente non facile da digerire eppure estremamente intelligente e attuale.

Un film ambizioso, dotato di un notevole livello recitativo e con un forte senso della contemporaneità […] Un prodotto intenso, appassionante, teso come un dramma hitchcockiano […] Esplora magistralmente il percorso di una struttura culturale teorica come l’etica che nel precipitato del reale assume forme imprevedibili.

Guadagnino ricostruisce una narrazione fredda, che procede lentamente, dove noi ci inseriamo fastidiosamente […] Siamo tutti vittime e contemporaneamente colpevoli […] Audace e provocatorio, cinico e glaciale, divisivo ma stimolante, After the Hunt è una pellicola che farà sicuramente parlare di sé.

Ancora una volta Guadagnino compie un’operazione di trasformismo filmico prendendo in prestito un formato cinematografico già codificato adattandolo […] a esigenze che in questo caso avevano come obiettivo quello di mettere a nudo le contraddizioni e le ipocrisie della società americana […] A rimanere in testa sono i non detti dei personaggi e soprattutto la capacità di Guadagnino di fare dell’eros una questione prima di tutto mentale e solo dopo fisica

Guadagnino compie un’operazione di trasformismo filmico prendendo in prestito un formato cinematografico già codificato adattandolo […] a esigenze che in questo caso avevano come obiettivo quello di mettere a nudo le contraddizioni e le ipocrisie della società americana […] la capacità di Guadagnino di fare dell’eros una questione prima di tutto mentale e solo dopo fisica

Vi sono tuttavia alcuni abili autori capaci di declinare l’attualità a tema universale, così da risultare puntuali per i coevi e interessanti per i posteri. […] Il risultato è un dipinto in cui ogni pennellata ha un peso specifico ben preciso, in grado di comporre un’immagine complessa che guadagna valore avvicinandosi a osservarne i dettagli. […] Unica nota apparentemente dissonante risiede in un finale che scontenterà molti, per via di una scelta sin troppo audace.

Un cinema che scava senza pietà, costringendo a riconoscere la fragilità riflessa in ogni gesto […] Julia Roberts offre la sua metamorfosi, icona glamour che si spoglia fino alla vulnerabilità […] È un paesaggio di frammenti, sguardi traditi, decisioni pesanti come macigni.

Un thriller atipico e intellettuale, nel quale desiderio, controllo e potere - temi cardine del Cinema di Guadagnino - sono esplorati nel contesto dell’alta educazione americana e del contesto culturale contemporaneo […] Julia Roberts ispirata in una nuova iterazione della Lydia Tár di Cate Blanchett […] un film di adulti per adulti, dall’intelligenza forse troppo ostentata ma mai veramente a sproposito.

teso, avvincente, intelligente […] Guadagnino è ben attento a rendere i suoi personaggi, quasi tutti almeno, piuttosto insopportabili […] Perché il nodo della questione è tutto lì: fare del proprio trauma e della propria ferita un tratto identitario, e una scorciatoia, un modo per eliminare l’altro, oppure no.

un thriller psicologico celebrale e serrato […] rovescia ogni aspettativa sui suoi personaggi e soprattutto sul valore etico e sulla veridicità delle loro parole e azioni […] una provocazione etica sulla natura dell’essere umano che disarma

Con After the Hunt, Luca Guadagnino costruisce un thriller inquieto e destabilizzante, dove accuse di molestie, triangoli ambigui e giochi di potere diventano lo specchio dei grandi interrogativi morali del nostro tempo […] un dispositivo che analizza il divario e il nesso tra desiderio e consenso, tra etica e potere, tra fragilità individuale e impalcature sociali, tra ciò che è giusto e ciò che è corretto […] un ibrido straniante, sempre sul punto di collassare ma continuamente rigenerato nella e dalla sua stessa imprendibilità.

A Luca Guadagnino manca Woody Allen. Il suo cinema e soprattutto il coraggio di dire cose scomode, che possono andare contro il pensiero comune e più perbenista. […] Tutti mentono, come diceva Dr. House e tutti, anche i più istruiti e razionali, cedono alle proprie debolezze. […] Peccato che dei temi e delle idee così interessanti non siano approfonditi appieno dalla scrittura.

Etica e morale, sospetto e fiducia, genere e razza, generazioni, classi sociali, ideologie e facciate. […] Ogni scena è un campo minato, ogni dialogo è mascherato da eloquenza accademica che nasconde debolezze umane. […] Etica del dubbio, estetica del disagio. After the Hunt è un film sull’ambiguità come forma di onestà.

Bisogna dire che l’aspetto più interessante del nuovo film di Guadagnino non è tanto la regia […] o la sceneggiatura che si appesantisce di intellettualismi e citazioni eccessive ma i contenuti che, in qualche modo, suscitano un dibattito molto acceso nello spettatore […] “After the Hunt” non è affatto il miglior film di Luca Guadagnino, è sicuramente meno romantico e coinvolgente di “Call Me By Your Name” […] però questa storia di uomini, donne, ragazzi e ragazze alle prese con temi così controversi e dibattuti, una cosa buona la fa: accende gli animi, smuove le coscienze e, forse, questo basta a rendere questo un film almeno memorabile se pur non eccezionale.

un thriller implacabile sulla società del privilegio e sulle ipocrisie dell’Occidente […] un implacabile affresco dell’America di fine anni Dieci […] un’indicazione per entrare nel cuore nero di questo thriller dove l’azione è delegata alla parola

Non ci si crede, nel 2025, di poter vedere un film come After the Hunt. […] La domanda posta dal film è delle più scomode: come si può essere certi che la preda non sia a sua volta un predatore e si finga debole per i suoi interessi? […] Però così facendo risulta uno dei film più sentiti e personali del regista.