Criticometro

Ne deriva un santuario di mordace ossessione che la regia edifica con la minacciosa ambiguità del reale dei carnage polanskiani […] la presa emozionale del cinema come artificio, illusione, magia, che, impalpabile come il battito d’ali finale di una farfalla, può ancora aprire un varco di senso nel fantastico e nella catarsi dell’ultimo atto.

Beck e Woods dimostrano, ancora una volta, di sapere come spingere i confini del terrificante senza perdere profondità […] Heretic è un film che scava dentro. Non si accontenta di atterrire, ma vuole lasciare un segno […] L’aspetto sorprendente del film è la performance di Hugh Grant, lontano anni luce dalle sue classiche interpretazioni.

La parte più affascinante di tutto Heretic è quando Hugh Grant, nel ruolo di un inquietante studioso/predicatore, ci spiega che la religione non è altro che una iterazione di tutte le storie che abbiamo già conosciuto […] Un continuo dubitare, domandare, interrogarsi, che è ciò su cui si basa l’intero preludio del film […] Un’opera che sa tenere sull’attenti anche nei suoi istanti di incertezza.

Con Heretic siamo di fronte a un horror teorico, un film che si basa quasi totalmente sul dialogo e sul confronto di posizioni tra diversi personaggi. […] riesce a costruire in maniera magistrale la tensione in un crescendo psicologicamente sempre più aggressivo e grazie a un senso della claustrofobia sottile ma davvero efficace. […] Il film di Beck e Woods mostra scoperto il fianco proprio quando deve confrontarsi con le motivazioni che muovono tutta la vicenda.

Hugh Grant domina questo intelligente e divertente thriller-horror spirituale dove il verbo - in tutte le sue forme - diventa un’arma tagliente […] È il film che mette le mani avanti, soprattutto in vista di una parte finale che non è all’altezza dei due tesissimi atti precedenti […] La scrittura è molto precisa.

Heretic è un horror interessante […] Hugh Grant vale il prezzo del biglietto […] Forse un elemento che andava posto con maggior profondità era l’elemento della violenza di genere.

Hugh Grant è assolutamente magnifico e inquietante […] l’originalità scema progressivamente, trascinandosi su una resa dei conti finale relativamente prevedibile […] un horror affascinante, dove a una prima parte memorabile segue una seconda senza dubbio tensiva ma meno originale.

Grant, unico membro maschile del cast, interpreta un ‘cattivo logico e scellerato’, affascinante nella sua crudeltà e sorprendente nella sua intensità […] Heretic non si limita a spaventare: invita lo spettatore a riflettere sul significato della fede e sull’origine delle credenze religiose […] La sceneggiatura è un perfetto equilibrio tra filosofia e tensione narrativa, capace di coinvolgere sia credenti che non credenti.

Un’opera tesa e sinistra, che mette in discussione il nostro rapporto con temi fondamentali come la religione, il libero arbitrio e la manipolazione psicologica ed emotiva […] Gran parte del merito va a un formidabile Hugh Grant, che riesce a conferire al suo personaggio sia il suo tipico humour, sia sfumature ben più raggelanti […] Restano l’evidente ambizione e uno Hugh Grant in stato di grazia, ma il terrore si ferma alle premesse, lasciandoci a una conclusione più ordinaria e per certi versi consolatoria.

La religione è così dipinta non come una verità assoluta, ma come una costruzione umana imposta da altri, capace di soffocare il libero pensiero […] Con la sua mente contorta, l’uomo smonta le loro credenze, mettendo a nudo le fragilità della fede […] È un thriller psicologico che sfida le certezze, e spinge alla riflessione.

Il film si distingue per il suo approccio simbolico e disturbante, capace di esplorare tematiche profonde legate alla religione, al libero arbitrio e all’oppressione della fede […] Con Heretic, Scott Beck e Bryan Woods confezionano un horror sofisticato e disturbante, capace di far riflettere sul rapporto tra fede, libero arbitrio e oppressione […] La distinzione tra queste due sezioni è molto netta, e il passaggio dall’una all’altra segna una rottura stilistica che potrebbe sorprendere alcuni spettatori.

Heretic non è il classico horror che tenta di mettere paura a tutti i costi, anzi, non sembra neanche un horror canonico. […] Heretic è un thriller psicologico che costringe lo spettatore a un’attenta analisi di ciò che viene espresso. […] Un film in grado di far riflettere sulla forza di credere.

Inizia così un crudele gioco psicologico architettato da Reed che include la storia delle religioni, giochi da tavola e canzoni dei Radiohead in un crescendo inquietante di tensione ma, paradossalmente e sorprendentemente, anche di ironia […] È un film che però va oltre la paura ed innesca riflessioni interessanti e sviluppa concetti originali sul tema della religione e dei credenti […] Nonostante questo, il film merita di essere visto perché porta in scena qualcosa di nuovo e interessante creando un mix vincente di tensione, sarcasmo e teologia.

Grant che a sua volta ha fiutato l’opportunità di mettersi alla prova con qualcosa di diverso e in grado di mettere in mostra la sua indubbia versatilità […] Un horror casalingo ansiogeno e claustrale costruito in modalità kammerspiel attraverso un sali e scendi di tensione e attesa […] Il film trova nelle efficacissime performance del suo trio di interpreti il valore aggiunto e la spinta propulsiva.

È un buon costrutto, che ha come base solida un’ottima scelta […] La regia si concentra prevalentemente su primi piani quasi morbosi che rendono il fascino di Hugh Grant inquietante […] Il gioco di Heretic è un film che dura il giusto, solido nella sua semplicità.

L’aspetto più riuscito della pellicola risiede tuttavia nella sua aspirazione esistenziale che viene efficacemente incarnata dal personaggio di Hugh Grant […] Heretic è in effetti un’opera ben più anticonvenzionale di quanto può apparire di primo acchitto, che vede il suo punto di forza nella riflessione filosofica più che negli stilemi classici dell’horror […] In buona sostanza Heretic è una pellicola che riesce a mescolare abilmente fascino e follia, che rende l’orrore vissuto dalle due giovani sorelle ancora più disturbante.

Ben pensata, ben scritta, ben realizzata, sempre capace di tenere in precario equilibrio la tensione con l’umorismo, la paura con l’alleggerimento […] È un film che crede nella sua teoria e nel suo dibattito, ma che al tempo stesso non ha disdegno per il genere inteso nella sua forma più pura […] un Hugh Grant fenomenale, che intinge nella psicopatia e nel luciferino la sua immagine tradizionale, e che si conferma attore e persona di grande intelligenza e di tagliente umorismo.

Heretic è un horror interessante ma forse manca il guizzo finale […] Hugh Grant vale il prezzo del biglietto […] Heretic è quindi distante dall’innovazione profonda di autori come Chan-wook Park o dalla riscoperta dei topoi classici di un Robert Eggers.

Hugh Grant è in stato di grazia. È il vero mattatore del film, il mostro della porta accanto a cui nessuno vorrebbe suonare […] Peccato che verso la fine Heretic si perda per strada, ma il richiamo alla scoperta di ciò che ci ha creato è dirompente […] Ciò che contraddistingue Heretic è l’ambizione, ma anche uno spirito teorico mai scontato.

Un inquietante thriller psicologico che ci offre l’opportunità di godere di Hugh Grant in una veste piuttosto inedita […] Ad aprire la porta della più classica delle case isolate in una serata di pioggia non è il Riff Raff del Rocky Horror Picture Show, ma un sorridente e placido Hugh Grant, in quella che promette di diventare una delle sue interpretazioni più indimenticabili e riuscite […] Un confronto sul piano della logica – più che sulla fede – che ha grandi antesignani e che rende accettabile il confinamento in un habitat emotivo ricco di spunti e rivelazioni.

Hugh Grant spaventa in una sinistra riflessione religiosa targata A24 […] Una sceneggiatura brillante, con uno Hugh Grant superlativo […] Il film inciampa verso la fine, ma riesce comunque a tagliare il traguardo prima di crollare completamente su se stesso.

Grazie alle sue interpretazioni eccellenti, alla regia elegante e alla capacità di affrontare temi universali attraverso il filtro del terrore, Heretic si colloca tra i migliori thriller psicologici degli ultimi anni. È un horror che non si accontenta di spaventare, ma vuole anche stimolare la mente.