Il rapimento di Arabella: Recensioni

📽️ Il rapimento di Arabella

1 WOW

12 Positive

4 Neutrali

2 Negative

Dramma, Commedia

di Carolina Cavalli; con Benedetta Porcaroli, Chris Pine, Lucrezia Guglielmino, Marco Bonadei

Holly, 28 anni, ha sempre pensato di essere la versione sbagliata di sé stessa e che la sua vita non sia andata nel modo giusto. Quando incontra una bambina di nome Arabella, si convince di aver trovato sé stessa da piccola. Decisa a scappare di casa, la bambina nasconde la sua identità e asseconda il desiderio di Holly: tornare indietro e diventare qualcuno di speciale.

Recensioni

È una storia di amarezza e occasioni mancate, di corpi fragili e di esistenze sospese; un racconto surreale di eroi in bilico tra l’immobilità e la ciclicità. […] Il film di Carolina Cavalli ne è un esempio limpido, capace di portare sullo schermo uno sguardo intimo e contemporaneo del tutto atipico. […] Benedetta Porcaroli nei panni di Holly, restituisce un’interpretazione viscerale, forse a tratti inspiegabilmente affannata, ma che le è valsa il premio per la Migliore Interpretazione Femminile.

bizzarro e un po’ sconclusionato road movie sui generis […] sperimentando una tipologia di commedia anni luce lontana dai modelli tipicamente italiani […] Purtroppo, non voliamo così in alto, ma almeno un tentativo a riguardo è stato fatto

La cosa bella de Il rapimento di Arabella è il saper riconoscere dentro e dietro il film le sue creatrice […] Il rapimento di Arabella è quindi sì, film di doppi, ma che diventa però di tripli e di quadrupli se si vanno ad aggiungere la Amanda della prima pellicola e la stessa Cavalli che ne è autrice […] pur se non è detto che voglia farne parte.

Il rapimento di Arabella riesce a creare una storia unica, perché attraverso un mix di situazioni grottesche ed emozionanti, il film acquisisce una sua autenticità […] Carolina Cavalli gestisce benissimo la scrittura, ma ancora di più la regia […] il film gode di una regia ottima e di una sceneggiatura curata, ma può vantare anche un impegno superlativo da parte del cast.

Non sono esattamente paragonabili alle atmosfere lynchiane, anche perché a Cavalli manca la stessa capacità immaginifica del geniale regista americano […] La sceneggiatura de Il rapimento di Arabella è costellata di momenti assurdi […] Rispetto al suo esordio, Carolina Cavalli trova più consapevolezza del proprio stile e ne consolida le fondamenta, eppure non riesce del tutto a bilanciare i vari toni del film

Un moto continuo, per non sentirsi ancora più sola restando ferma […] una feroce ironia che si sovrappone a una straziante dolcezza […] La presa di coscienza giunge in una parte finale senza alibi e commovente

Un road movie all’interno di una dimensione spazio-temporale del tutto irreale. Tra imperfezioni e illusioni rammendate si percepisce la luce […] il film di Cavalli racconta dell’incontro tra una ragazza e una bambina […] È in questo macro-ambiente, privo di appigli o certezze, che Cavalli sviluppa la sua commedia dell’assurdo

Ci appare come un lavoro singolare e interessante questo secondo lungometraggio della regista Carolina Cavalli […] ottimo nel regalarci interpretazioni di personaggi intensi e controversi […] la bravura alla regia e nel montaggio, supportata da interpretazioni e personaggi intensi, non basta a soddisfare la domanda su una visione d’insieme più completa, chiara e articolata.

Nonostante l’idea di base possa essere affascinante ed estremamente filosofica, la pellicola non centra il segno, risulta piuttosto un susseguirsi di sequenze e situazioni grossolanamente amalgamate tra loro […] La scrittura della pellicola non brilla particolarmente […] Malgrado le nostre due protagoniste siano a tutti gli effetti braccate dalle autorità, questo aspetto risulta a malapena accennato.

Una delle particolarità di entrambe le pellicole, sono i dialoghi e personaggi ben scritti […] Nonostante questi aspetti, resta difficile comprendere quale sia il motore del viaggio stesso. Quasi come se andasse perdendosi e come se ci fossero dei buchi di trama evidenti […] E’ grottesco, è parodistico, è tragico, è drammatico. I discorsi, i personaggi e le atmosfere sono fortemente surreali.

Il film affronta tematiche importanti per il nostro periodo storico, utilizzando i colori in modo significativo e riuscendoci in parte, il tutto unito a un’ironia tagliente […] Cavalli dimostra nuovamente grande capacità nel creare un mondo cinematografico coerente e funzionale alla storia […] Alcuni snodi narrativi nella parte centrale possono sembrare meno efficaci, ma nel complesso il film si regge bene

Scoprirsi adulti e non piacersi. Vivere la vita che da bambini non ci si era immaginati […] Il film si apre con due prologhi: prima Arabella, bambina insofferente al peso del padre scrittore; poi Holly, studentessa di fisica e anima inquieta […] Benedetta Porcaroli conferma la sua naturalezza nell’interpretare figure borderline, sgradevoli e irresistibili

Una scelta ambiziosa, che però si traduce in un’opera sconnessa, incapace di lasciare l’impronta del proprio passaggio […] L’impressione è che Cavalli abbia preferito ribadire le proprie intenzioni piuttosto che lasciarle respirare attraverso le immagini […] rischia più di inghiottire le sue buone intenzioni che di attrarre lo spettatore

Holly si convince che quella bambina strana e dallo sguardo un po’ misterioso sia una sorta di versione più giovane di se stessa; Arabella, invece, che, si fa chiamare Holly dalla ragazza, ne accetta il gioco […] sperimentando una tipologia di commedia anni luce lontana dai modelli tipicamente italiani […] Purtroppo, non voliamo così in alto, ma almeno un tentativo è stato fatto.

Carolina Cavalli ormai non è più un’esordiente di successo, ma una voce del nostro cinema con uno stile e una poetica che, li si ami o meno, sono riconoscibili […] entrate da poco e nemmeno del tutto nella vita adulta, ci si sente già irrimediabilmente sole, fuori posto e senza futuro […] in questo mondo solo un po’ più folle del nostro sono tutti, o quasi, simili ad Holly, dall’abbiente e inetto papà Chris Pine al bistrattato poliziotto capellone Marco Bonadei, teneri e grotteschi bambini fuori tempo massimo, incapaci di volersi bene e di integrarsi in una società alienante che fa di tutto per convincerti di essere inadeguato.

Carolina Cavalli scrive e dirige una commedia dai toni e dall’umorismo assurdo […] Un’opera con cui ritrova protagonista Benedetta Porcaroli, attrice tagliata a misura per il cinema della regista e sceneggiatrice italiana […] L’autrice riesce nel fare una cosa complicatissima, che è quella di descrivere lo stato d’animo dei personaggi come un qualcosa di completamente esternalizzato, con tutto quel carico di balbuzie espressiva che ne deriva e che si fa moto di ironia.

Lo sguardo è al femminile nel cinema di Carolina Cavalli. Amanda, Arabella: le sue sono giovani donne in tempesta, ragazze in crisi esistenziale […] Il suo è un cinema a specchio, che coglie i disagi, le inadeguatezze […] Il rapimento di Arabella è dedicato a tutti i sognatori, si destreggia tra la follia e la ragione (forse perduta), e insegue un’autodeterminazione sempre più complessa da raggiungere.

Un film magico, quasi inafferrabile e per questo riuscito […] Di sogni fallibili, luoghi senza nome e occasioni ritrovate […] Il rapimento di Arabella, che gran bel film.

Un racconto delicato e personalissimo […] Benedetta Porcaroli riesce a dare voce alla visione particolarissima della regista portando sul grande schermo il racconto di una solitudine profonda e stratificata […] Il suo è un personaggio borderline interpretato con i colori giusti, attraversando la tempesta in modo da uscirne migliorata ma assolutamente non snaturata.