Criticometro

il risultato non riesce a catturare l’essenza della saga […] il film fatica a trovare una propria identità narrativa […] il risultato convince solo a metà

il folto gruppo di sceneggiatori aggiunge personaggi, scene d’azione e rimpolpa la sequenza di eventi, ma la storia rimane comunque smilza, tirata un po’ troppo per le lunghe […] sospetto che gli autori abbiano solo ricalcato un po’ troppo fedelmente le gesta di un personaggio pre-esistente e molto amato […] non c’è nulla nella regia di Kenji Kamiyama che sia una sfavillante scelta narrativa o visuale e giustifichi l’animazione

La Terra di Mezzo mostrata ne La guerra dei Rohirrim è fatta di quadri molto belli da vedere […] l’animazione è decisamente più discontinua e tradisce una grafica CGI fastidiosamente slegata dal resto […] Operazione di marketing camuffata da omaggio a un mondo che ha formato l’immaginario di almeno una generazione di spettatori

La scelta di adottare uno stile anime per questa produzione è stata audace e in un certo senso affascinante […] Funzionano le sequenze di battaglia, sono ben coreografate e coinvolgenti […] Il film è godibile per gli appassionati dell’universo tolkieniano e per gli amanti dell’animazione, ma potrebbe lasciare insoddisfatti i fan più esigenti.

È innegabile l’attenzione e la cura a fare di questo capitolo una parte coerente e significativa dell’intera saga […] sono molte quelle nelle quali i rimandi visivi allo stile manga determinano una bidimensionalità che appiattisce la narrazione […] la sostanza resta confusa e incapace di raggiungere i livelli minimi che una produzione del genere avrebbe dovuto soddisfare.

La Guerra dei Rohirrim vive di un’epica estremamente derivativa […] Un racconto profondamente spaccato tra alti e bassi […] limitandosi ad un compito discreto ma non totalmente memorabile.

Lampi sporadici, ma storia e personaggi troppo poco sviluppati […] Una scrittura che rinuncia alle potenzialità dell’arena e del mondo narrativi […] Una delusione a metà, salvata comunque da un discreto comparto tecnico e da un amore evidente per la Terra di Mezzo.

Un bel racconto di sincera emancipazione femminile senza leziosità o forzature, che può trasmettere dei valori a un pubblico anche più giovane di chi ha visto la trilogia di Jackson in sala - che comunque non resterà deluso, ritrovando tante delle atmosfere già apprezzate e qualche collegamento ai film.

La Guerra dei Rohirrim é complessivamente un’esperienza che arricchisce il mondo di Tolkien con un approccio innovativo e una narrazione coinvolgente che esplora aspetti meno noti della Terra di Mezzo […] anche se lontana dalla grandezza epicoca della saga originale.

Sulla carta siamo di fronte ad una trama abbastanza solida, che si piazza bene nello scenario che già conosciamo di Rohan ma che ha un che di “già visto” […] gli spunti interessanti e i momenti emozionanti non mancano.

Resta quindi l’amaro in bocca per tutto quello che questa bella storia sarebbe potuta essere e non riuscirà mai a essere. […] Nel tono del racconto, nella profondità dei dialoghi e nelle dinamiche tra i personaggi si avverte un senso di familiarità e di coerenza che rende La guerra dei Rohirrim un figlio naturale della trilogia di Peter Jackson.

Realizzato in fretta e furia con un budget limitato, La Guerra dei Rohirrim sembra essere stato concepito più come un’opera funzionale a mantenere i diritti cinematografici della saga che come un progetto ambizioso […] Da un lato, è piacevole tornare in luoghi a cui siamo affezionati, dall’altro, persiste la sensazione che questa produzione sia stata più orientata a scopi commerciali che artistici.

Da un lato, regala momenti visivamente suggestivi e una trama che, nelle sue linee principali, prova a ritrovare l’epicità della Terra di Mezzo. Dall’altro, manca di coesione, soffre di una struttura narrativa debole nella parte centrale e fatica a bilanciare le aspettative