Κότα: Recensioni | Criticometro

📽️ Κότα

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Avventura, Dramma

di György Pálfi; con Yannis Kokiasmenos, Maria Diakopanagiotou, Argyris Pandazaras, Antonis Kafetzopoulos

L’autore dell’indimenticato Taxidermia (Cannes 2006) racconta la storia di una gallina, a partire dall’uovo che viene deposto. E adotta il punto di vista del volatile con un effetto spiazzante, inquietante e postumano. Perché la gallina – che è ostinata, resiliente, determinata a crescere i propri cuccioli e a conservare la propria libertà – oltre ad altri animali (una volpe, un topo, un verme, un falco, un cane, dei dinosauri in un documentario televisivo), incrocia inevitabilmente anche gli uomini, la loro violenza, le loro tragedie e ingiustizie, grandi e piccole: a volte come ignara testimone, a volte come elemento involontariamente scatenante.

Recensioni

Un’idea curiosa, che permette di osservare il mondo da un’angolazione inconsueta e insieme destabilizzante […] ciò che sulla carta poteva apparire brillante si trasforma, nella pratica, in un’operazione discontinua, a tratti confusa […] Alla fine, ciò che resta è la delusione.

Hen riesce in questo intento. Il suo modo buffo di muoversi, la curiosità che le si legge negli occhi e le disavventure e avventure che le cadono addosso spingono lo spettatore a entrare in una qualche tipo di connessione con l’animale […] Tecnicamente parlando Hen dimostra di essere un film studiato e lavorato nei minimi dettagli […] Un film che con pochi mezzi e qualche colpo di genio a livello registico e di montaggio visivo e sonoro, riesce a emozionare e divertire lo spettatore.

Come una pulsante pupilla che si apre sul mondo, la prima inquadratura di Hen riassume il sentimento di resistenza, stupore e visceralità che comporta il processo del nascere […] Lo sguardo di Hen radicato ad altezza raso terra ci mette in un corpo a corpo percettivo e sensoriale con la violenza e il degrado di cui è vittima una comunità controllata e vessata […] Anche se talvolta l’ispirazione cade nel programmatico e nel dimostrativo, un meccanismo di svelamento delle bruttezze umane da parte dell’innocenza animale reiterato

A memoria, una delle scene d’apertura più assurde che io ricordi, sufficiente a spazzare via ogni dubbio, rassicurandomi di stare al posto giusto […] Si dimostra regista capace l’ungherese György Pálf, folle ovviamente, ma pure consapevole delle potenzialità sue e del mezzo che ha tra le mani […] Una vera sorpresa, insomma.

György Pálfi, regista sperimentatore, uno degli sguardi più originali del cinema europeo, respinge la narrazione tradizionale e la banalità della maggioranza delle storie […] L’animale fugge da morte certa e si imbatte, nei primi passi, in una volpe di città che vaga nei pressi di una stazione di servizio […] la gallina funziona perché non parla e si comporta da gallina.

Hen, apologo volatile, e non solo per il pennuto protagonista, delle miserie e violenze umane e, ovvio, animali […] la gallina, qualsiasi gallina, non ha l’empatia né la pucciosità né la ferinità per destare e vieppiù mantenere il nostro interesse […] Spiace, ma è meglio da mangiare che da vedere.

Imperdibile e adorabile, proprio come la protagonista, Hen è un titolo che conferma la potenza e il realismo delle pellicole con animali protagonisti […] Non c’è mai patetismo o dramma eccessivo nella narrazione di Pálfi: tutto è sempre alleviato dalla commedia, per il divertimento degli spettatori. Tragicomico, proprio come la vita […] Hen di György Pálfi è un film a misura di animale che mostra la crudeltà e allo stesso tempo la dolcezza della vita, in cui tutti possiamo immedesimarci.