La trama fenicia: Recensioni

Anderson non era mai stato così politico […] La trama fenicia” si avvicina di più a una meditazione sulla morte e la finanza […] Il cinema di Wes Anderson ha fiducia solamente nelle storie, nella simmetria del quadro che inquadra altre simmetrie

Fortunatamente, il Wes Anderson di The French Dispatch sembra eclissato, dando spazio ad un regista che si ricorda cos’è il suo mestiere […] Il suo brillare in due lati cinematografici compensa la trama bieca delle sue ultime opere […] il miglioramento è visibile

Il film – purtroppo – è troppo ripetitivo […] La Trama Fenicia è una pellicola che definire dimenticabile è riduttivo […] 10 e lode a Benicio Del Toro, la colonna sonora e (come al solito) alla fotografia immacolata, peccato per l’esasperante ridondanza sia delle circostanze che delle gag.

Un film di Wes Anderson è facilmente riconoscibile. Il suo stile è ormai consolidato e, a prescindere dalla storia raccontata e dalla qualità di essa, non si smentisce mai […] Anderson ha sempre avuto un enorme potenziale, ma ultimamente non si capisce se l’abbia lasciato andare o se sia semplicemente diventato troppo pigro […] La Trama Fenicia può vantare di un’estetica incredibile e della presenza di un fantastico cast, ma oltre questo cosa rimane? Nulla, perché lascia molte perplessità.

Un credito che gli permette non solo di continuare a fare film - e cinema - come gli pare e piace […] una dinamica padre-figlia che tenta di rispolverare i lustri dell’Anderson che fu (il migliore) […] quella leggerezza non produttiva, che fa rima con inconsistenza, con voglia di non affaticarsi troppo

Anderson non era mai stato così politico […] “La trama fenicia” si avvicina di più a una meditazione sulla morte e la finanza […] La regia alterna panoramiche “a schiaffo” e inquadrature totali occupate da un numero crescente di personaggi

Wes Anderson guarda oltre, e con La Trama Fenicia segna un nuovo capitolo del suo cinema tra fede, estetica e redenzione […] Con La Trama Fenicia, Wes Anderson firma un’opera riflessiva, e senza rinunciare al suo inconfondibile stile visivo, ancora una volta ci conduce in un universo costruito con maniacale precisione […] La Trama Fenicia in definitiva, non è di certo il film più accessibile di Anderson, ma è capace di coniugare in modo più che equilibrato il rigore estetico con la profondità tematica.

Arriva un momento, per ogni autore riconoscibile, in cui la fedeltà al proprio stile smette di essere una firma e inizia a somigliare a un riflesso condizionato […] La trama fenicia non è un film sbagliato. È piuttosto un film privo di urgenza […] È, piuttosto, un film che cerca disperatamente di essere ancora se stesso, ma che ha smarrito la domanda iniziale.

Wes Anderson ha smarrito la vena creativa […] È il terzo film consecutivo che porta in concorso a Cannes in pochi anni, e la sensazione è sempre la stessa: un grande esercizio di stile che non riesce più a dire qualcosa di nuovo […] Alla fine resta la sensazione di un film ben impacchettato ma poco coinvolgente.

Nonostante non ci sia da aspettarsi nessuna vera novità o sorpresa, gli estimatori del cinema di Anderson avranno comunque modo, pure in questo ultimo e leggero, divertissement, di trovare pane per i loro denti […] Divertente, anche se un po’ scontato, il marchio Anderson va visto in ogni caso […] Ma di solo virtuosismo è difficile portare avanti la narrazione.

una favola comica color pastello, con un lieto fine anti-capitalista, dove a vincere sono i valori autentici dei legami semplici […] Si ride di gusto, con intelligenza e con una giusta dose di leggerezza […] Un risultato sempre uguale a sé stesso (nella sua coerenza stilistica), ma che non annoia mai!

Ciò dal quale fatica a liberarsi è, tuttavia, una preponderanza della forma su di una sostanza un po’ stiracchiata […] l’impressione è quella di uno spessore soltanto stilizzato e che difficilmente riesce a coinvolgere lo spettatore […] Purtroppo, però, mentre la struttura corre una maratona, il contenuto zoppica.

Ma come diceva Alex Drastico: bravo, bravo, adesso però hai rotto il cazzo! […] Invece sappiamo già cosa aspettarci quando andiamo a vedere il nuovo film di Wes Anderson, non rimaniamo mai sorpresi […] Il solletichio piuttosto innocuo si è trasformato in noia e la noia si sta trasformando in insofferenza.

Wes Anderson sforna un’altra delle sue commedie simmetriche, orchestrate al millimetro e visivamente ineccepibili […] La sensazione che lascia la visione de La Trama Fenicia è quella di aver già vissuto quella storia, quella inquadratura, quel movimento di macchina […] Il minore slancio romantico e la minore malinconia infantile rispetto ad altri lavori dell’autore, però, rendono il film dimenticabile e ‘innocuo’.

Il nuovo film di Wes Anderson è la classica riproposizione del suo cinema, ma è sicuramente meglio dei suoi ultimi lavori […] Però almeno si ride […] È fondamentalmente un errore da parte dello spettatore aspettarsi suoi nuovi film di Anderson delle rotture radicali con il suo stile

certamente un’opera minore del regista americano, ma non per questo meno personale […] Il solito Anderson, insomma, tanto nell’uso dei piani fissi frontali, dei carrelli, degli aggiustamenti di campo, della profondità di campo, delle scenografie geometriche e vintage […] Imprigionato nel suo stesso universo, insomma, Anderson sa perfettamente di né potere né volerne venire fuori.

È il Wes Anderson che abbiamo imparato a conoscere, quello de La trama fenicia, ennesima manifestazione di un cinema sapientemente, nascostamente, labirinticamente sotto analisi […] La più politica, utopica e (in)fallibilmente umana fra le creature andersoniane […] Una fiaba utopica, anticapitalistica a parole e nei fatti (produttivi), ma non per questo meno (in)fallibilmente umana

Esteticamente impeccabile, narrativamente affollato, emotivamente malinconico […] C’è anche una dimensione fortemente politica, più marcata che nei precedenti film di Anderson […] L’impressione, alla fine, è che Anderson non voglia più tanto raccontare storie, quanto mettere in scena mondi. E in questo resta un maestro.

Un’opera visivamente deliziosa ma poco convincente […] la sostanza lascia un po’ delusi ed estraniati di fronte alla pellicola […] senz’anima.

La trama fenicia è proprio un film di Wes Anderson […] Però, ecco, c’è poca variazione della formula usuale […] con Asteroid City Anderson aveva iniziato a guardare a questa ripetizione della formula con un occhio un po’ critico e molto delicato.

Wes Anderson ha creato un’altra delle sue commedie eleganti, eccentriche e rettilinee […] La Trama Fenicia è godibile e realizzato con la solita rapidità di Anderson ed è in qualche modo meno dettagliato e ispirato di alcuni dei suoi lavori precedenti […] La Trama Fenicia è un film davvero godibile che qua e là può essere fin troppo artificioso, ma che conferma ancora una volta il talento di uno dei cineasti più estetici della storia.

Questa nuova pellicola non raggiunge neanche lontanamente i livelli di follia narrativa della precedente, anzi […] La trama fenicia è una pellicola davvero divertente e spassosa che, però, come ogni opera di Wes Anderson, odora un po’ di una malinconia volutamente malcelata dai colori attraenti e sgargianti […] Ancora una volta, il regista sa sfidare lo spettatore, divertendolo, spiazzandolo, facendolo riflettere.

Un film follemente bizzarro, dalle simmetrie maniacali e dall’estetica inconfondibile […] La pellicola ostenta una cromia che esaspera i colori freddi […] Un’opera travolgente che mette all’erta tutti e cinque i sensi tanta è la voglia di non perdere niente.

chi conosce il cinema di Anderson sa cosa aspettarsi anche da ** La trama fenicia […] un film che innalza anche di qualche asticella la linea di qualità del cinema andersonianodegli ultimissimi anni […] In definitiva, ** La trama fenicia è un film che piacerà agli appassionati di Wes Anderson e a chi apprezza il suo stile inconfondibile.

Wes Anderson si è perduto e non intende ritrovarsi più […] il cinema di Anderson appaia ormai stanco e spaventosamente ripetitivo – per non dire conforme […] Vale la fatica e l’indubbio lavoro sull’irrinunciabile cast stellare del cinema alla Anderson? No, soprattutto se è lo sguardo ad essersi perduto.

Sull’eleganza, la raffinatezza e il buon gusto di Wes Anderson nel costruire mondi possibili dalle tappezzerie turchesi e divani mandarino, non ci sono dubbi […] Ma i suoi film continuano a essere sempre gli stessi, non evolvono, sono più o meno ‘riusciti’ ma sempre imprigionati in quella veste bellissima e alla lunga mortale […] il risultato è un modello che mostra la corda anche nel passaggio a un’inedita dimensione ultraterrena.

il regista ritrova quella voce che aveva distaccato i propri lavori da quelli di tutti gli altri […] a rompere gli equilibri ci pensa il magnetismo di un Benicio del Toro legato a una maschera scaltra e contemporaneamente consumata […] ammaliare in termini di regia, montaggio, messa in scena, fotografia e costruzione delle inquadrature, senza però proporre un racconto troppo memorabile

Wes Anderson torna per la quarta volta in concorso al Festival di Cannes […] il cinema di Wes Anderson è sempre immancabilmente uguale a sé […] Per il resto è quantomeno apprezzabile che Anderson abbia per un momento riposto nel cassetto l’idea del racconto iper-segmentato.

Sembra sempre lo stesso film del regista, ma stavolta la forma non ingabbia più il suo cinema […] La trama fenicia infatti segna una rivoluzione nel cinema del regista […] Anderson tenta il suo Le mille e una notte.

Sembra che la filmografia di Wes Anderson stia prendendo una discesa libera verso altri lidi […] Un risultato non è del tutto soddisfacente, La Trama Fenicia sfida fin troppo lo spettatore […] Wes Anderson si trova a dar l’impressione di essere un po’ troppo schiavo delle sue simmetrie estetizzanti, che alla lunga però, senza una sostanza o, più banalmente, un qualcosa da raccontare, si rilevano per quello che questo cinema è: freddo e distante.

Un’opera che conferma l’identità estetica dell’autore americano e, al tempo stesso, ne espone gli automatismi narrativi, sempre più reiterati.” […] “Anderson è il regista che più di tutti ha saputo fondere cinema e architettura dell’immagine, ma è proprio questa bellezza a diventare, oggi, una gabbia.” […] “Ciò che manca, in questa nuova opera, è la capacità di farci empatizzare con i personaggi.

Un film che contiene tutto ciò che Anderson sa fare – e nulla di ciò che non ha ancora imparato a fare […] la macchina è talmente perfetta da essersi dimenticata perché è stata costruita […] in un film che parla di redenzione, colpa, eredità e memoria, nessuno sembra realmente coinvolto.

Pur mantenendo il suo stile unico il regista esplora infatti territori tematici come l’avidità, la fede e la redenzione rappresentati dal rapporto tra […] Il rapporto fra l’egocentrico magnate e la figlia aspirante suora diventa quindi la metafora simbolica della frizione che si genera nel rapporto fra opposti […] In buona sostanza La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è probabilmente un’opera che soddisferà i suoi fan sfegatati in quanto caratterizzata della cornice estetica distintiva del suo creatore e del suo consueto ritmo ma che non è portatrice di nulla di veramente innovativo rispetto a quanto fatto in passato.

Anderson fa decollare la sua ennesima hostess pastello, ma il gate dell’originalità resta chiuso per sciopero […] La regia di Anderson è una business class per gli occhi […] La sensazione di déjà-vu è forte come la puzza di caffè bruciato alle 5 del mattino in aeroporto.

Un racconto di avidità e declino che insegue la complessità, ma inciampa nella sua stessa perfezione formale […] Le prove attoriali di Del Toro e Threapleton sono solide, ma non bastano a mantenere alta l’attenzione […] Un elogio della vita modesta e dignitosa, che – chissà – i miliardari potrebbero persino apprezzare, se solo smettessero di strappare i fili della democrazia e moltiplicare la propria discendenza.

geometrie impeccabili, colori pastello, inquadrature simmetriche, dialoghi surreali detti con assoluta serietà e un cast corale di nomi celebri che non finisce più […] il rapporto tormentato - fatto di silenzi, sarcasmo e piccole aperture - costituisce il vero cuore emotivo del film […] Visivamente il film è una gioia per gli occhi, ma a mio avviso narrativamente procede a singhiozzo

I suoi film erano appassionanti, stravaganti e irriverenti […] Il calore era scomparso per lasciare il posto a puri tecnicismi asettici […] ciò che stupisce maggiormente è il forte rapporto padre-figlia che si instaura tra il personaggio di Benicio del Toro e quello di Mia Threapleton.

un autore con il bisogno di raccontare una storia vera […] la fede a fare da grimaldello a sbloccare l’umanità del protagonista […] È il più riuscito dei suoi ultimi suoi film, segnando un progresso in direzione un po’ più oscura, un po’ più intimista

Di certo, questo è uno dei suoi film più divertenti, anche più estremi, con il solito cast ricco di stelle, la solita maestria di colori e forme […] Ciò che rende però La trama fenicia così interessante, è anche la leggerezza che permea il tutto, l’ironia dissacrante con cui si connette agli stereotipi del passato di ogni tipo, per farne un uso originalissimo […] Intendiamoci, non è un capolavoro e al di là delle maestranze non si giocherà nulla, ma è un film gradevolissimo, fresco, una piccola resurrezione per il suo cinema.

Con La trama fenicia, Wes Anderson compie un passo significativo nella direzione di una narrazione più umana, più empatica […] Benicio del Toro offre una delle interpretazioni più sfumate della sua carriera […] Il film trova così il proprio fulcro non nella megalomania del protagonista, ma in ciò che rischia di perdersi: i legami, la memoria, la capacità di chiedere perdono.

Anderson è più riflessivo del solito […] il suo cinema sta facendo un percorso, sta diventando altro, si misura con il trascendente […] Anderson è quindi uguale, ma diverso.

Anderson conferma uno stile, una stilizzazione estrema e un’idea di cinema non più facile da digerire. Ma questa volta c’è del calore umano in più […] E però, in fin dei conti, l’impressione è che La Trama Fenicia, svagato e divertito, sia un film sulla morte. E quindi sulla vita […] Zsa-zsa non solo non muore, ma cambia vita. La parabola non è solo semplicemente anticapitalista, ma qualcosa di più, almeno nelle intenzioni di Anderson: qualcosa di familiare, umano, spirituale.

Criticometro

📽️ La trama fenicia

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