Milarepa: Recensioni | Criticometro

📽️ Milarepa

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Avventura, Fantasy, Thriller, Dramma, Storia

di Louis Nero; con Isabelle Allen, F. Murray Abraham, Ángela Molina, Iazua Larios

Un mondo post-apocalittico. La natura ha sopraffatto la tecnologia. La dodicenne Mila è distrutta dall’uccisione del padre. Mila inizia un viaggio per redimersi dalle sue azioni malvagie.

Recensioni

Un film di vendetta ambientato nella Sardegna rurale […] Un fantasy, un racconto di formazione, che però non riesce a rendere partecipe lo spettatore […] Manca sia l’azione che l’introspezione.

Milarepa non è solo un film. È una meditazione visiva, un rito di passaggio collettivo, un invito a fermarsi, ascoltare e ricordare che l’evoluzione più grande è quella che accade dentro di noi […] Possiede, anche con qualche pausa e lungaggine di troppo, momenti di buon cinema, nel narrarci una parabola insieme etica, mistica e religiosa, a tratti emozionante, altre volte, più statica o scontata […] Comunque sia, un’opera non pensata per un pubblico mainstream che cerca solo azione o spettacolarità pura.

Un mondo post-apocalittico che assomiglia più ad un fantasy medievale […] Milarepa è infatti un film in cui il fantastico, che presuppone la creazione di una realtà alternativa, sembra non possedere i mezzi per caratterizzarla […] Si ha la sensazione che il regista giochi con lo spettatore tradendo volontariamente le sue aspettative e le logiche del genere, ma non gli dà a quel punto un’alternativa di livello, facendogli anzi rimpiangere quanto visto prima.

Una storia di un’eroina, immedesimazione astratta e metaforica con l’oggi […] La vera fine della sofferenza passa, per il Buddhismo tibetano, attraverso otto punti fondamentali […] il film di Louis Nero è liturgia, devozione e spiritualità.

Le criticità sono così numerose che è difficile non vedere un tentativo maldestro, riuscito solo nei suoi sviluppi più primordiali […] Un’opera fragile fin dalle fondamenta, che avrebbe meritato epiloghi ben diversi […] Nonostante sia un’operazione incompleta si percepisce l’esigenza di voler essere qualcosa di ‘nuovo’ rispetto alla stragrande maggioranza della produzione cinematografica nostrana.