Criticometro

Un film tutto maschile, girato da mani femminili che hanno saputo scavare perfettamente nelle psicologie dei personaggi, con dovizia e cuore, supportate da un trio di attori perfetti […] domanda al pubblico un’attenzione partecipata, facendo provare una colluttazione quasi fisica con i fatti narrati […] non si può rimanere impassibili davanti ai quesiti che si pone questa figura paterna importante, preoccupato per sempre per il figlio, per quale vorrebbe ogni bene sebbene le sue scelte non siano condivisibili.

Il film guarda senza sconti alla frattura che esiste tra padri e figli – tra noi e loro […] un discorso straziante per sincerità e dolore, che non può che certificare la sconfitta di entrambi […] Per chi vuole riflettere sulle difficoltà dell’educazione.

Un dramma familiare intenso e attuale […] costruendo un dramma teso, denso e profondamente etico […] Lindon esprime anche con un solo sguardo tutto l’amore e la frustrazione di un genitore smarrito.

Sul piano della forma Noi e loro è un film esemplare […] Le dinamiche relazionali sono ben congegnate e appaiono chiare sin da subito, con la rappresentazione della famiglia come luogo in cui covano pulsioni incontrollabili e nascono pericolose incomprensioni […] Nonostante qualche schematismo e un racconto freddo, quasi asettico e che forse avrebbe potuto osare un po’ di più soprattutto nella direzione del contesto politico, Noi e loro è un film solido e ricco di idee che mette il dito nella piaga di uno dei fenomeni più controversi e preoccupanti del nostro presente.

L’interpretazione di Vincent Lindon è completamente convincente nella sua umanità […] Il film racconta un drammatico allontanamento del figlio dal padre in maniera molto equilibrata […] E’ comunque un ritratto di una situazione europea comune, che dovrebbe far pensare.

Qualche schematismo forse nel disegno complessivo ma anche la solita prova maiuscola di Vincent Lindon e un’interessante costruzione narrativa ellittica che espunge la retorica dal dramma […] Il loro è un rapporto contraddistinto dagli slanci fisici, dagli abbracci, da un legame quasi cameratesco che il terzetto ha evidentemente sviluppato in reazione all’assenza della figura femminile […] Ne risulta un dramma che ricalca in modo vistoso gli stilemi della tragedia classica e in cui la componente sociale, pur puntuale nell’alludere alle derive xenofobe e reazionarie che si annidano non solo in Francia ma nell’Europa tutta, è in fondo sopravanzata dalla dimensione mitica e pulsionale dell’incontro/scontro tra il Padre e il Figlio.

“Noi e Loro” brilla per la sua capacità di catturare dinamiche familiari complesse e autentiche […] La forza dell’opera risiede proprio in questa capacità di catturare momenti di verità senza manipolazioni […] È uno specchio del nostro tempo, dove le certezze vacillano e le relazioni familiari diventano ancore di salvezza, pur nella loro imperfezione.

Ogni grammo di esperienza, di mimica e gestualità, ogni goccia di talento purissimo, è qui al servizio di una narrazione poggiata tutta sulle stanche ma ancora possenti spalle dell’interprete francese […] Una forte anima narrativa avvolta in immagini chiaroscurali e suggestioni evocative […] Poco importa però, perché Noi e Loro è certamente un film che merita un occhio di riguardo.