Criticometro

Un film nerissimo, come l’animo del suo protagonista, spezzato da un dolore irreparabile […] Nottefonda è un film che ha in sè tutta la potenza deflagrante di un lutto improvviso, inaspettato e devastante […] Un’interpretazione perfetta, che si poggia anche sulla bravura del suo co-protagonista, Francesco Di Leva, all’altezza di una storia così complessa.

Grazie a un’introspezione psicologica del protagonista, riesce a trattare il tema dell’elaborazione del lutto, anche se manca una spinta a livello di scrittura evidente soprattutto nel finale […] È un’esistenza marginale, quella condotta da Ciro, che nel suo continuo brancolare notturno alla ricerca di sé stesso mette in mostra fin da subito le ottime doti attoriali di Francesco Di Leva […] Ciò che però resta più interessante da vedere è questa profonda introspezione psicologica del protagonista, costretto a fare i conti con il proprio passato e la dipendenza dal crack, che offre gli spunti migliori al film.

Un noir dove si entra da subito nell’atmosfera densa e atterrita che vuole esplorare […] la ricerca maggiormente interessante e feconda si esprime sul piano figurativo […] penalizzata e frenata dalla schematicità di un meccanismo abusato fino alla prevedibilità

L’opera prima di Giuseppe Miale di Mauro e dei suoi sodali del Nest-Napoli Teatro Est, è un coinvolgente viaggio notturno nel dolore della perdita con degli straordinari protagonisti […] Si capisce che Nottefonda nasce da un collettivo molto unito, ma è altrettanto chiaro che è un film che può contare sulle qualità degli individui che lo compongono […] anche nella più buia notte dell’anima, la luce della coscienza può riaffiorare e offrire un’ancora di salvezza.