📽️ Presence
Dramma, Horror
di Steven Soderbergh; con Callina Liang, Lucy Liu, Chris Sullivan, Eddy Maday
I membri di una famiglia, dopo essersi trasferiti nella loro nuova casa in provincia, si convincono di non essere soli.

Dramma, Horror
di Steven Soderbergh; con Callina Liang, Lucy Liu, Chris Sullivan, Eddy Maday
I membri di una famiglia, dopo essersi trasferiti nella loro nuova casa in provincia, si convincono di non essere soli.
Da Steven Soderbergh non ci si doveva aspettare una classica storia di fantasmi portata avanti in maniera canonica […] Per certi aspetti quindi ‘Presence’ potrebbe passare come un esercizio di stile, un manierismo tecnico/estetico a cui il regista ci ha giĂ abituato […] Bisogna aggiungere infine che alcuni risvolti vengono volutamente lasciati allo scuro e anche qui una parte del pubblico potrebbe non accettare sentendo un vuoto a livello narrativo.
L’idea alla base del film è a dir poco geniale […] L’approccio visivo, che ci cala letteralmente nel punto di vista del fantasma, è concettualmente affascinante e visivamente elegantissimo […] Presence si rivela un esercizio stilistico interessante, ma purtroppo incompleto.
Un’operazione dal potenziale interessante, penalizzata però da un’impalcatura insipida […] il realismo scelto come chiave espressiva dalla pellicola finisce per diventare un’arma a doppio taglio […] si può veramente fuggire da sè stessi?
Non abbraccia i topoi del genere horror virando verso il dramma famigliare e utilizza un punto di vista decisamente inusuale […] Un esercizio di stile che ha quasi l’identitĂ di un esperimento mirato a rimescolare le carte della ghost story […] Però ** Presence non è mai noioso. Anche se per 85 minuti succede poco o nulla, lo sguardo passivo di Soderbergh e la scrittura documentativa di David Koepp** sanno stranamente coinvolgere.
una memorabile ghost story […] L’horror sperimentale è piĂą vivo che mai […] Ecco perchĂ© Presence sconvolge a fondo, scuotendo lo spettatore: perchĂ© mostra da vicino – e molto – la realtĂ oscura degli individui e della nostra vulnerabilitĂ
Soderbergh sembra suggerire che il cinema stesso sia una casa infestata: infestata non da spiriti maligni, bensì da uno sguardo immanente, da una presenza che testimonia senza interferire, custode malinconico delle vite altrui […] la forza di questa provocazione teorica non trova un riscontro altrettanto convincente sul piano drammatico […] il film resta intrappolato nella stessa gabbia di trasparenza da cui voleva liberarci.
Soderbergh - che è uno dei piĂą bravi registi in circolazione, è bene ricordarlo - è un maestro a gestire la tensione e il mistero della sua storia […] un prodotto che, inevitabilmente, si fa esperienza visiva magnifica ed elettrizzante […] dopo la quale cominceremo a ripensare diversamente a tutto ciò che abbiamo visto.
La trovata, di per sĂ© originale, non sorprende da parte di un regista come Soderbergh, pronto a sperimentare […] L’angoscia e il terrore iniziale […] va presto calando quando si intuisce che questa presenza non è malvagia […] I personaggi, infatti, risultano incompleti e irrisolti, lasciando la sensazione che ci si sia lasciati così tanto offuscare dalla forma da allentare la presa sulla sostanza.
Steven Soderbergh è intelligente, curioso, appassionato […] la grande intuizione di Presence è quella di raccontare una storia risaputa, quella di una famiglia che si trasferisce in una casa infestata da un fantasma, dal punto di vista - fisico, anche - di questa, appunto, presenza […] Soderbergh ribalta la questione: i fantasmi siamo (anche) noi che guardiamo, che siamo diventati puro cinema, che col nostro instancabile guardare abbiamo abbattuto ogni barriera.
Tutto si può dire di Steven Soderbergh tranne che si accontenti del noto, che batta strade giĂ battute, che si limiti al compitino […] Il congegno a tratti funziona, imprimendo momenti angosciosi e inquietanti, a tratti denuncia la sua natura troppo teorica […] Resta un film di fantasmi ‘nuovo’, uno dei pochi del nostro tempo, come tale da vedere.
Steven Soderbergh dirige un horror insolito […] ribaltando le convenzioni del genere con uno stile estetico e narrativo ricercato.
Un regista libero dagli schemi che non ha timore a confrontarsi con generi che non gli appartengono […] l’horror nelle mani di Steven Soderbergh ribalta il genere, non solo realizzando tutto il film in soggettiva, ma ricordandoci che non sempre l’orrore e la paura arrivano da ciò che non conosci.