Ritrovarsi a Tokyo: Recensioni

📽️ Ritrovarsi a Tokyo

1 WOW

11 Positive

1 Neutrali

0 Negative

Dramma, Commedia

di Guillaume Senez; con Romain Duris, Mei Cirne-Masuki, Judith Chemla, Tsuyu Shimizu

Ogni giorno Jay percorre Tokyo in lungo e in largo a bordo del suo taxi alla ricerca di sua figlia Lily. Nei 9 anni trascorsi da quando si è separato dalla moglie, non è mai riuscito ad ottenere la custodia di sua figlia. Avendo rinunciato alla speranza di rivederla, sta per tornare in Francia quando Lily salta sul suo taxi. Ma lei non lo riconosce.

Recensioni

Una storia toccante e delicata, illuminante nel suo essere così surreale dal punto di vista occidentale ma altrettanto vera da quello orientale […] Una denuncia sociale pacata ma efficace, che ricorda come il cinema non sia solamente un mero intrattenimento […] Un dramma umano delicato e commovente, che trova il suo apice in quella scena finale che riempie il cuore di dolore e speranza.

Un film “impegnato”, sì, ma vitale e umanissimo, illuminato da uno strepitoso Romain Duris […] Dunque un film “impegnato”, sì, ma umanissimo, che non rinuncia al ritratto vitale e sofferto degli individui […] Strepitosa interpretazione, quella di Romain Duris, nel dar vita a un personaggio integrato solo “in superficie”, ma in realtà gaijin a vita, apparentemente posato […]

Sono i racconti fatti dagli espatriati al regista che hanno forgiato la materia del film […] parte dalla violenza della legge per parlare di quella relazione primaria che unisce gli esseri umani per la vita […] avrebbe potuto uscirne un reportage, ma Senez (alla terza opera sul legame genitori-figli) […]

Una storia di amore fra un padre e una figlia che non si ricorda più di lei in un dramma riuscito con un ottimo Romain Duris […] Senez evita la Tokyo seducente dai colori sgargianti e la verticalità che mozza al fiato, si sposta di qualche chilometro per raccontare la città quotidiana vissuta realmente dai suoi abitanti, fredda e a tratti respingente […] Ritrovarsi a Tokyo commuove per la forza di un sentimento inespresso ma portato con sé per tanti anni, per la capacità di raccontare una maniera personale ma allo stesso tempo universale di esprimere le proprie emozioni

Ritrovarsi a Tokyo è un film sorprendente e stratificato che trova la sua forza nel connubio tra la potenza narrativa ed emotiva della sceneggiatura, le interpretazioni raffinatissime dei protagonisti e la messa in scena pulita e sempre attenta alla verosimiglianza […] Romain Duris ritorna nel ruolo di padre a contatto con il diverso dopo il meraviglioso The Animal Kingdom, in una performance di rara profondità emotiva […] Senez ha firmato la sceneggiatura di Ritrovarsi a Tokyo a quattro mani con Jean Denizot: lo script ci conduce piano piano e con estrema accuratezza nella vita di un espatriato francese a Tokyo, trascurando i cliché esotici del viaggio in Asia e le pose da cartolina.

Trama lineare, sviluppo equilibrato, regia sicura, recitazione esatta […] racconta a pieno il senso della genitorialità pretesa a tutti i costi […] Romain Duris bravo come sempre, anche di più (impressionante la disinvoltura con cui recita in giapponese).

tutto è misurato e, allo stesso tempo, carico di umanità […] quando la trama principale prende il sopravvento, tutte le vicende secondarie vengono bruscamente messe in disparte […] la toccante pellicola del regista francese lascia il segno

Un’opera sincera nelle intenzioni e toccante nel contenuto ma che rimane vittima di un certo didascalismo formale […] Manca quell’ideale ‘profondità di campo’ nella riflessione sui temi trattati dal film che restano ancorati alla superficie […] Senez cala all’interno del contesto di riferimento, mostrando una Tokyo la cui essenza sembra risentire fortemente dell’immaginario contemplativo creato e sviluppato da una pellicola come Perfect Days.

È un toccante dramma intimista e un quadro d’ambiente lucido, calibrato, dalla poesia malinconica e ancorato alla realtà […] È raro saper conciliare, come riesce all’ottimo Guillaume Senez, poesia e analisi sociale, ma il suo film ha un senso della misura ammirevole; emoziona senza urlare, e non è poco […] L’attore francese si dona anima e corpo alla causa del film, sottolineando la forza interiore di Jay come le sue debolezze e le sue colpe.

Guillaume Senez firma un film delicato e potente, dove l’amore negato diventa lotta silenziosa, ostinazione e poesia […] Romain Duris, con la sua interpretazione intensa e trattenuta, dà corpo a un padre silenzioso ma determinato […] Un film che commuove senza gridare, che avvolge lo spettatore in un’emozione sottile e persistente.

Tema centrale del film è proprio la reazione dei genitori di fronte alla separazione forzata dai propri figli […] Senez mette il tutto in scena in modo pacato evitando eccessi di melassa e melodramma, dando vita a una vicenda intima e verosimile […] Sebbene la maggiore importanza data a Jérôme fosse intuibile già dal poster, non si può fare a meno di chiedersi quale fosse il senso di inserire una coprotagonista apparentemente centrale, per poi relegarla nelle retrovie nel momento di tirare le fila del discorso.

È struggente osservare la metodica determinazione con cui Jay combatte il senso di spaesamento in una città troppo grande e dalla vocazione malinconica […] Il magnifico Romain Duris, sempre sorprendente, incarna alla perfezione il titolo originale […] E ci restituisce un film straziante, che nella parte finale trova una luce di accecante bellezza.

Trama lineare, sviluppo equilibrato, regia sicura, recitazione esatta […] racconta a pieno il senso della genitorialità pretesa a tutti i costi […] Romain Duris bravo come sempre, anche di più