Criticometro

Stefano Chiantini lo sa bene, e in Separazioni sceglie la strada più difficile e coraggiosa: quella del silenzio, della distanza rispettosa, dell’immagine che parla quando le voci si spegnono […] Quello di Separazioni è un minimalismo carico di rispetto e dignità […] Separazioni ricorda che la settima arte può ancora raccontare attraverso il non detto, attraverso lo spazio e la luce, attraverso il rispetto per il dolore altrui.

L’abruzzese Chiantini racconta il lutto più terribile e il suo lavorìo distrittuvo con un minimalismo carico di rispetto e dignità e con fiducia totale nel ruolo dell’immagine cinematografica […] Quello di Separazioni è un minimalismo pudico e dirompente […] la voglia di Chiantini di rispettare delle regole - umane, umanistiche, prima che cinematografiche - per raccontare il dolore e l’elaborazione del lutto senza mai farne strumento di ricatto, di retorica, di spettacolo.

si tratta dell’opera di Chiantini più curata e rigorosa su un piano estetico […] Una scelta formale e stilistica che viene messa in atto fin dall’inizio […] il regista e sceneggiatore tenta di cogliere altre implicazioni del dramma

Rigoroso e asciutto, Separazioni conferma Chiantini quale ottimo cesellatore di figure femminili […] La statua di una Madonna su una seggiovia che sale sulle vette di una montagna innevata. L’immagine abbaglia nel suo nitore […] cerca un confronto con l’altrove e con il silenzio di dio, un faticoso conforto nella fede che vacilla, una connessione impossibile con un baluginio di speranza.