Criticometro

Una pellicola dalla cui densa sceneggiatura prescinde ogni componente, a metà tra thriller depalmiano e parabola sportiva sull’agonismo della verità […] Un solidissimo congegno tensivo […] Praticamente un thriller, se non si è informati della storia e del suo epilogo.

Tensione, ritmo e riflessione sulle immagini non mancano […] La sua passione per l’argomento è innegabile, data la resa e l’ottima direzione degli attori […] Vada allora per lo sfoggio di stile.

September 5 - La diretta che cambiò la storia è un film di cui in Italia non si sta discutendo molto, ma che invece merita di essere visto per infiniti motivi […] Dal punto di vista cinematografico September 5 - La diretta che cambiò la storia è ineccepibile […] In un’epoca come quella contemporanea, in cui la fiducia nel ruolo del giornalista da parte degli spettatori/lettori risulta compromessa, ragionare sugli errori che hanno contribuito allo stato attuale delle cose, diventa necessario.

I quattro interpreti rispecchiano perfettamente la gravità delle loro parti, coadiuvati da una regia claustrofobica e dai toni da Kammerspiel […] Prevalentemente girato con macchina a mano e incorniciato da un montaggio sostenuto, September 5 sfodera un’incessante tensione da thriller […] La speranza è che opere come September 5 possano servire da monito, come lo sono state altre pietre miliari della cinematografia nei confronti delle tragedie cui si riferivano.

Una regia frenetica, veloce, quasi asfissiante, con movimenti di macchina da presa rapidi, primi piani e piani medi mettono in evidenza il contesto redazionale […] Peccato che i personaggi non vengano approfonditi dal punto di vista umano, ma forse, quello è un altro film […] Un film avvincente per gli appassionati di azione, difficilmente deluderà.

È un thriller ben congegnato September 5 […] September 5 merita rispetto, in quanto riesce a tener viva l’attenzione degli spettatori raccontando il dramma umano dei componenti la troupe televisiva all’interno della tragedia più grande […] La sceneggiatura di September 5 […] fa uso di concitati dialoghi e di incalzanti immagini girate con la camera a mano, dando al film il ritmo serrato che l’avvenimento impone.

September 5 è un saggio sul giornalismo televisivo sullo sfondo di un oceano di terrore, paura, morte […] Le telecamere della ABC si accendono facendo partire la loro, storica, diretta […] Le menti, non più corpi, vengono restituite dalla cinepresa di Fehlbaum.

Il ritmo è incessante, e il fascino della costruzione della diretta, delle invenzioni fatte sul momento per passare un audio dal telefono e della missione a cui tutti sembrano essere votati sono elementi trascinanti del film. […] Con questo dubbio, e con il triste epilogo della storia, si conclude il film.

Temi affrontati con grande profondità […] La verità non deve essere censurata […] Un’opera intensa e significativa

Un compendio di ambienti claustrofobici, stretti corridoi e sale gremite di schermi ed operatori che li fissano, immersi in un clima di altissima tensione […] Ed è proprio questa essenzialità a rendere il film un prodotto intelligente e necessario, dandoci il tassello mancante sui fatti del 5 Settembre.

Le ore che sconvolsero il mondo dello sport, ma anche quello dell’informazione, cambiando per sempre le regole del gioco della cronaca, sono raccontate con ritmo serrato nel film di Tim Fehlbaum […] Al centro della scena, dunque, non le immagini della tragedia, ma la loro creazione, per diventare immediatamente iconiche, prototipi di un modello di comunicazione che ancora oggi ama coniugare lo shock e la paura con il piacere.

Le sequenze più interessanti del film sono in effetti tutte quelle che mostrano lo svolgimento di un “mestiere delle immagini” che rende possibile la diretta televisiva […] Non manca, naturalmente, lo spazio per gli interrogativi etici […] Pur presentando allo spettatore una serie di temi di assoluta rilevanza, September 5 procede senza grandi fuori pista, abbracciando i moduli del thriller ma mantenendo volutamente fuori campo la tragedia finale.

September 5 è, senza troppi giri di parole, un film necessario […] La grandezza del film risiede nella sua capacità di raccontare questo mondo non solo attraverso immagini bellissime che richiamano linguaggi e professioni ormai scomparse ma anche con i suoi personaggi […] Una rappresentazione magnifica, appassionante e appassionata del giornalismo, dei suoi pericoli e delle sue virtù.

September 5 è un film asciutto che mescola le concitate discussioni che avvengono in una redazione che ha tra le mani un’esclusiva storica e la ruvidezza delle immagini di repertorio che raccontano di un dramma che scosse il mondo […] Un film che tiene alta la tensione e l’attenzione dello spettatore per tutta la sua durata e che mette in scena confronti e domande che non possono che risuonare brucianti anche oggi.

i grandi dubbi rimango sulla morale, sulla correttezza di alcune scelte, sulla loro legittimità […] Il diritto di cronaca, il diritto al sapere, alla conoscenza, alla trasparenza si scontrano con la morale e con l’astuzia, con il dubbio, con il rimorso […] September 5 è un gioco di schermi, incastonati l’uno nell’altro ad effetto matrioska, interrogati l’uno dall’altro rispetto a ciò che deve essere mostrato, sulla necessità del racconto

In September 5 si ha la sensazione di essere uno dei membri della troupe che con convulsione e intensità ha seguito in diretta tutto lo svolgersi degli eventi […] La regia di Fehlbaum trasmette tutto ciò attraverso una narrazione dinamica e particolareggiata nonché grazie all’uso della camera a mano […] September 5 non è solo un’opera che racconta il backstage di uno dei giorni più tragici della storia contemporanea degli ultimi anni, ma soprattutto un espediente per porci di fronte alla dualità della vita e di come le nostre scelte possano influenzare il corso degli eventi.

September 5 è un film che si incasella nella lunga e fortunata serie di “racconti di giornalismo” […] E September 5 ci riesce in pieno […] September 5 non è solo questo

September 5 sceglie la forma del racconto corale, dove l’unità di tempo e di spazio coincidono su un palcoscenico cinematografico che sceglie non la sensazionalità morbosa della cronaca televisiva attuale […] Un racconto cinematografico appassionante e concitato […] Solido ma non indimenticabile

Un’opera potente su potere e responsabilità del giornalismo […] Quello di Fehlbaum è un cinema di prima linea, in cui lo spettacolo fornito dall’anima thriller e dalla messa in scena claustrofobica si accompagna ad una serie di riflessioni di natura etica e morale mai urlate […] Lo strumento più potente di tutti, che sia televisione o cinema.

Cinema politico di grande intrattenimento e sguardo emotivo […] Il quarto lungometraggio da regista, dello svizzero Tim Fehlbaum, presentato all’81° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti Extra e candidato con merito all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale […] Alla cronaca sopravvive il dolore, fa male, eppure è necessario.

September 5 analizza queste tematiche partendo da un evento storico, il massacro di Monaco di Baviera […] Il film riesce a spiegare e farci immergere gradualmente nel contesto storico e culturale del 1972, senza inciampare nel banale […] In definitiva, September 5 si rivela un’eccellente trasposizione cinematografica di un evento storico cruciale, capace di stimolare riflessioni profonde sul ruolo dell’informazione.

September 5 mette di fronte allo spettatore un punto di vista nuovo, inedito, quello dei giornalisti […] La drammaticità dell’evento si respira in ogni inquadratura, immersa in una fotografia grigia e spenta che ben rappresenta l’atrocità dell’attacco terroristico […] La responsabilità della gestione televisiva emergono profondamente nei dialoghi e nelle azioni e con essa anche il peso dell’improvvisazione di fronte a ciò che sta succedendo.

Intenso thriller che nei suoi 94 minuti mantiene la tensione a livelli altissimi e proprio la sua corta durata ne è un fattore vincente che ne aumenta la portata […] La difficoltà stava proprio nel concentrare tutta la storia all’interno degli studi di registrazione dove l’unico legame con il mondo esterno sono i filmati che venivano presi e messi in onda […] L’unica pecca che gli si potrebbe attribuire è proprio questa sua mono dimensione nel raccontare i fatti.

Una narrazione serrata e avvincente […] il film solleva infatti una serie di significativi interrogativi sul ruolo dei media […] è un’opera avvincente che non solo ricostruisce un evento storico cruciale, ma invita anche a riflettere sul ruolo e sulle responsabilità dei media nella società contemporanea.

Notevole il film del tedesco Tim Fehlbaum, che è in grado di essere cinema classico e avvincente che si mescola al format di The Newsroom […] September 5 è assai ben scritto, ben diretto e ben recitato, e che si rifà chiaramente a un cinema d’altri tempi, purtroppo andati […] In un modo come nell’altro, September 5 funziona.

September 5 ripercorre le ore concitate in cui quella copertura mediatica è stata fondamentale per l’informazione globale, ma ha anche inconsapevolmente interferito con gli interventi delle forze dell’ordine e alimentato voci dilaganti intorno all’attacco […] Le questioni in September 5 si fanno profondamente morali: che cosa è giusto mostrare al mondo, in tempo reale? […] Fehlbaum mette in scena gli eventi con realismo, ricreando non solo un’ambientazione d’epoca credibile ma anche un’atmosfera da film impegnato anni Settanta.