So cosa hai fatto: Recensioni

📽️ So cosa hai fatto

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10 Positive

6 Neutrali

15 Negative

Horror, Mistero, Thriller

di Jennifer Kaytin Robinson; con Chase Sui Wonders, Madelyn Cline, Jonah Hauer-King, Tyriq Withers

Dopo aver causato inavvertitamente un incidente d’auto mortale, cinque amici nascondono il loro coinvolgimento e fanno un patto per mantenere il segreto evitando di affrontare le conseguenze. Un anno dopo, il loro passato torna a tormentarli e sono costretti a confrontarsi con una terribile verità: qualcuno conosce quello che hanno fatto la scorsa estate ed è deciso a vendicarsi. Gli amici, perseguitati uno a uno da un assassino, scoprono che è già successo in passato e si rivolgono a due sopravvissuti del “Massacro di Southport” del 1997 per chiedere aiuto.

Recensioni

Un film coraggioso, ambiziosissimo e per larghi tratti sorprendente […] Un’operazione inusuale, quasi anomala per il cinema italiano, che attraverso la sua visione offre spunti interessanti per analizzare il rapporto tra individuo e società contemporane.

So cosa hai fatto non si sforza mai davvero di trovare una chiave per aggiornare il thrilling, la grammatica horror e il DNA della saga a una contemporaneità disillusa e apatica […] A rimanere indenne, se vogliamo, è una flebile linea ironica, ludica e consapevole che trova ragion d’essere solo ed esclusivamente nel ribaltamento delle aspettative del pubblico […] un sistema che confonde l’inerzia con la nostalgia, e la ripetizione con la reverenza.

Jennifer Kaytin Robinson, regista del film, riesce nell’arduo compito, portando sul grande schermo un lungometraggio slasher moderno ma dalle tinte estremamente nostalgiche […] Nonostante siano presenti una serie di richiami ai primi due capitoli, So cosa hai fatto riesce a discostarsi da essi brillando di propria luce […] So cosa hai fatto riesce nel doppio intento di rendere omaggio a chi lo ha preceduto, mantenendo una propria chiara e salda identità, bilanciando novità e nostalgia.

Non è un film che lascia il segno, e nemmeno uno che proverò a farlo […] L’operazione cerca di richiamare i vecchi fan riportando in scena Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr., ma i loro ruoli sono così marginali da sembrare una comparsata affettuosa più che un vero ritorno […] Il risultato? So cosa hai fatto intrattiene e offre qualche brivido sincero, ma fatica a imporsi come remake memorabile.

Un divertissment nostalgico che guarda allo slasher e alla sua rivisitazione nineties […] Esile, ma consapevole e in definitiva ben messo in scena […] Proprio in questa dialettica, tra consapevole ripetizione e divertito ‘tradimento’ delle aspettative, va letta anche la scelta di rovesciare la dinamica dell’evento che innesca il racconto.

Il requel è fallimentare […] Anche se, purtroppo, la mela non può cadere troppo distante dall’albero […] Una scelta che non eleva e non aiuta, al netto dell’impegno nel rimescolare le carte e di giocare ancora una volta sul genere.

Un minestrone di quasi due ore talmente insipido e riscaldato da richiedere addirittura il richiamo alle armi nientemeno che degli ormai attempati Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr. […] Tutto parte dalla piena consapevolezza di trovarci al cospetto di un oggetto filmico parecchio schizofrenico e privo di una propria vera identità. […] Mettiamola così: chi è della vecchia guardia e dunque già sa potrà forse un minimo crogiolarsi nella memorabilia o, alla peggio, nel ricordo di ciò che è stato e che mai più potrà tornare.

Jennifer Love-Hewitt e Freddie Prinze Jr tornano per un sequel goffo e ben realizzato, pieno di fan service […] Con aspettative ridotte, c’è abbastanza divertimento kitsch da godersi […] Robinson trova il modo di rendere il suo tentativo non proprio necessario, ma abbastanza piacevole da non avere importanza.

un film uncinato un po’ troppo al passato, dove anche la violenza più efferata è démodé […] Rimane quindi anche una sorta di riflessione sul passato, sul modo in cui può venire cancellato o manipolato per secondi fini […] Purtroppo il risultato in questo senso è molto deludente

generare tensione […] un’esperienza divertente, per quanto non riservi sorprese mirabolanti […] il cinema è anche e sopratutto questa roba, ancora oggi. Grazie al cielo..

Per il resto siamo di fronte a un classico slasher senza tanti fronzoli […] Le morti, vero punto d’interesse per pellicole come queste, sono cruenti ma fino a un certo punto […] Prende quindi valore e metro di giudizio tutto questo, ecco che il film può essere incasellato tra quelli fieri di essere di serie B da vedere con una compagnia non molto attenta o pretenziosa

Un film che si schianta ancora una volta contro le stesse scelte creative fatte malissimo […] Piccolo horror scolorito […] Coerente nella sua mediocrità

Non è una novità che nel periodo estivo ci sia una proliferazione di teen horror al cinema […] La produzione del 2025 merita particolare attenzione anche solo per la sua voglia di creare un ponte tra presente e passato […] So cosa hai fatto è un legacy sequel che alterna momenti di irresistibile fascinazione ad altri di tenera sbadataggine.

So cosa hai fatto prova a rivitalizzare la saga con citazioni, nostalgia e ritorni illustri, perdendosi in uno slasher prevedibile legato al passato […] Autocitazionismo e autoironia sono le due costanti fondamentali nella costruzione di un racconto che guarda costantemente indietro […] la violenza in corso e la tensione non riescono a salvare un lavoro che avrebbe potuto osare di più in termini di scrittura

So cosa hai fatto è un film abbastanza mediocre, che non sfrutta appieno il cast sorprendentemente azzeccato che ha a disposizione […] Il risultato finale non ha mai assolutamente la brillantezza necessaria per sfruttare appieno il potenziale delle premesse di questa saga […] un film a cui mancano soprattutto le idee

Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr. cercano di risollevare le sorti del franchise horror di cui furono a suo tempo protagonisti, ma la formula già usurata al momento dell’uscita originale non è invecchiata particolarmente bene […] La formula dello slasher viene riproposta senza particolari reinvenzioni o variazioni […] Le scene di violenza sono eseguite in modo abbastanza banale

Il film riesce a ricreare l’estetica dello slasher anni ’90, tra suspence e tensione crescente […] Spiccano i ritorni dei due personaggi principali dei primi due film della saga, Hewitt e Prinze Jr., che portano peso emotivo e coerenza narrativa, risultando i personaggi più interessanti […] Un film visivamente curato, capace di intrattenere, ma che non riesce del tutto a lasciare il segno.

Il film, nuovo capitolo della saga iniziata nel 1997 con So cosa hai fatto, tenta di rinnovare la tradizione dello slasher aggiornandola agli stilemi contemporanei, ma finisce col risultare un progetto fiacco, che non riesce né a spaventare né a coinvolgere davvero […] Un’occasione sprecata, persa nel mare dei sequel inutili.

Un horror senza arte né parte […] Di questo è fatto molto cinema commerciale statunitense, che nel passato dei vecchi successi pesca e sguazza […] Ci meritiamo di meglio.

Per certi aspetti, si può anche azzardare un giudizio più ampio e benevolo, rispetto questo requel, che appare forse anche più maturo dell’originale e quindi anche migliore […] So Cosa Hai Fatto riesce inoltre a regalare non pochi sobbalzi dalla sedia, complice anche la scelta di mostrare del buon vecchio splatter […] Un horror al femminile molto intrigante, che ricorda quei tempi in cui l’estate era proprio sinonimo di film horror, di pop corn movie che tra una risata ed uno spavento facevano passare piacevoli serate cinematografiche.

Jennifer Kaytin Robinson prende in mano il materiale originale e lo rilegge attraverso una lente che non teme di interrogare il tempo presente […] Un legacy sequel, sì, ma con coscienza e direzione […] Un film compatto, coerente, e sorprendentemente adulto.

Il nuovo e poco scintillante So cosa hai fatto replica schemi produttivi già visti […] balbetta ripetutamente, cercando di trovare un sostegno alle falle della struttura narrativa […] I vari aggiornamenti di costume sembrano però posticci, senza dubbio frettolosi, lasciati in superficie.

Un’operazione che manca di tensione, identità e idee originali […] Il problema principale di So cosa hai fatto è la sua totale mancanza di direzione […] Il risultato è un horror che non fa paura, non diverte, non emoziona.

Nel caso specifico di questo quarto capitolo di So cosa hai fatto, la risposta è purtroppo negativa […] Personaggi scialbi e poco carismatici […] Un ibrido straniante, lineare e solido nella struttura, a suo modo coinvolgente per quello che mostra e racconta, ma pieno zeppo di dialoghi fin troppo imbarazzanti […] Sfortunatamente non siamo di fronte al requel ispirato che forse molti fan speravano.

Dal requel (sequel+reboot) di So cosa hai fatto non ci aspettavamo certo l’intelligenza metatestuale di Scream, né tantomeno il vintage imperituro di Halloween […] Invece è proprio quello che è accaduto qui […] Un horror stanco, fuori tempo massimo

È tutto al posto giusto […] Se c’è un genere cinematografico capace di resistere al tempo, restando immutato e immutabile, quello è lo slasher […] So cosa hai fatto è un sequel legacy, rivolto sia ai fan del cult del 1997 sia ai nuovi spettatori.

La regista Jennifer Kaytin Robinson, ha deciso di non riprodurre una semplice copia sterile del primo grande classico […] costruendo personaggi che rasentano volutamente lo stereotipo e che racchiudono al loro interno lati nascosti e segreti non solo dell’essere umano, ma della società […] il montaggio serrato e l’ironia su cui la regista si è voluta concentrare, fanno si che lo spettatore tenga lo sguardo incollato allo schermo

Sinceramente è mediocrissimo […] I personaggi sono scritti in maniera poco convinta e poco convincente […] il film somiglia più a uno dei sequel di Scream che a So cosa hai fatto.

Diverte ma non fa il grande salto per ottenere qualcosa di più […] L’operazione è maldestra […] intrattiene e diverte, ma non compie mai davvero il salto per raggiungere qualcosa di più

È il diktat di una saga che punta a una soddisfazione superficiale, a shock fisici e quel tanto di tesa atmosfera che serve a sballottare la coscienza dello spettatore […] c’è il format – i protagonisti si macchiano di una colpa, il passato manda il killer a colpirli – cui la storia si affida con cieca fiducia […] La tensione non accende una scintilla appagante.

Non è un capolavoro, non è nemmeno alla pari del film del 1997, ma ha saputo distinguersi, cercando di creare una trama tutta sua in modo abbastanza ambizioso […] Di conseguenza, se i personaggi sono ben scritti, è anche merito delle interpretazioni del cast […] Nonostante alcune sbavature generali, il film ha una buona resa grazie alle diverse scene di alta tensione e alle prove convincenti del cast.