Ci sta che parti della sceneggiatura siano state tagliate, ma non credo che il problema sia rintracciabile in ciò. Difatti, a mio parere, se c’è un difetto evidente in The Electric State, non riguarda tanto la regia o l’aspetto tecnico, quanto piuttosto la sua stessa radice: la sceneggiatura, il fondamento su cui tutto si regge, ma che, al contrario, non riesce a rendere la visione del film realmente coinvolgente. […] La sceneggiatura, infatti, non costruisce momenti davvero empatici tra i due personaggi, privando lo spettatore di qualsiasi coinvolgimento emotivo e impedendogli di affezionarsi alla loro storia. […] “The Electric State” si presenta come un’opera dalle grandi potenzialità visive e tematiche, ma che viene penalizzata da una sceneggiatura superficiale e poco empatica.