The Running Man: Recensioni

📽️ The Running Man

2 WOW

15 Positive

11 Neutrali

2 Negative

Azione, Thriller, Fantascienza

di Edgar Wright; con Glen Powell, Josh Brolin, Michael Cera, Colman Domingo

The Running Man è il programma televisivo più seguito al mondo: un reality show estremo in cui i concorrenti, chiamati “Runner”, devono rispettare una sola regola per restare vivi: fuggire per 30 giorni, in diretta TV, braccati da killer professionisti, detti “Cacciatori”, mentre il pubblico, incollato agli schermi, esulta a ogni esecuzione. Ben Richards (Glen Powell) non è un eroe. È un uomo qualunque, costretto a una scelta impossibile: entrare nel gioco per salvare la figlia malata. A convincerlo è Dan Killian (Josh Brolin), il carismatico e spietato produttore dello show, maestro nel trasformare la sofferenza in spettacolo, la paura in share, la morte in intrattenimento. Ma Ben non segue il copione. Corre, lotta, resiste. E contro ogni previsione diventa un idolo: il pubblico lo acclama, gli ascolti volano. Più il successo cresce, più il gioco si fa mortale. Ora Ben non deve affrontare solo i suoi inseguitori… ma un’intera nazione che vuole vederlo cadere.

Recensioni

“The Running Man” è una denuncia rabbiosa, decisa, implacabile contro le disuguaglianze sociali […] Quella di Edgar Wright e di Marc Bacall […] è una perfetta lettura politica dell’America futura […] Purtroppo, però, la rabbia contro un sistema che non funziona e che opprime […] non si percepiscono nella regia di Wright.

Un film che trasuda dell’ormai tipica cinefilia wrightiana […] La sceneggiatura di Wright e Michael Bacall pullula perciò di spunti elettrizzanti, di cui tuttavia il film non riesce del tutto a catalizzare le potenzialità […] “The Running Man” finisce comunque per risultare nel complesso un film coinvolgente e impetuoso

Edgar Wright, insieme a Michael Bacall, ne firma una rilettura in chiave action-thriller fantascientifico ad alto tasso di adrenalina […] Con The Running Man, Wright conferma tutta la propria maestria nel confezionare grandi scene d’azione, tra coreografie spettacolari e set piece sbalorditivi […] Wright si conferma autore di un Cinema di genere dinamico e citazionista, ma dalle caratteristiche uniche e inimitabili.

Edgar Wright porta sullo schermo il romanzo di Stephen King con brio, anche se manca un po’ la personalità del regista […] Le scene d’azione sono coreografate con gusto […] Josh Brolin è un cattivo strepitoso

Rimangono, anche se non proprio centrali, alcune riflessioni (forse grossolane) che vertono sul controllo dell’informazione e della privacy dei cittadini […] il film, che parte come un escape movie per poi tracimare nel road movie […] si presenta come un film di genere, onesto e godibile, con più di una freccia al proprio arco.

The Running Man riflette su tantissime cose differenti, condensandole tutte nel viaggio di un uomo che si trova costretto a mettersi al centro di un reality sadico […] L’unica regola è semplice e brutale: chi viene raggiunto, muore. Il sangue scorre, gli applausi si alzano. Lo spettacolo continua, sempre più famelico […] The Running Man è un film feroce e attuale che trasforma il romanzo di Stephen King in una riflessione sul potere dei media e sulla disumanizzazione dell’intrattenimento.

Ne nasce un film energico ma contraddittorio, visivamente roboante e narrativamente esitante, che smussa la radicalità della materia originale per abbracciare un intrattenimento più docile […] Soddisfacente sul mero piano dei sensi e dell’affabulazione e, al contempo, nuovamente contraddittorio […] The Running Man non sa davvero cosa dire, ma anche come dirlo e perché, e finisce così per smarrire definitivamente il proprio baricentro emotivo e politico.

La principale difficoltà con cui deve confrontarsi The Running Man è la realtà, che nel corso dei 42 anni passati dall’uscita del romanzo ha raggiunto e in certi casi superato le fosche previsioni di Stephen King […] Non è un caso infatti che durante The Running Man si faccia più volte riferimento alla rabbia di Ben Richards, simbolo del sentimento di un intero segmento di popolazione americana […] Nonostante il riscontro al box office sia al momento deludente, The Running Man resta un’opera godibile, afflitta da qualche ingenuità di troppo e da momenti poco riusciti.

Adrenalinico, anarchico, violento e disturbante […] spietata e violenta satira politica […] una fame di anarchia di Ben Richards e del regista stesso.

Edgar Wright ha fatto il suo blockbuster. The Running Man […] è meno intrepido di quanto ci si sarebbe aspettato dal regista […] Wright non ha certo perso il suo tocco, ma è comunque leggermente sparito dietro alla corsa a perdifiato del suo protagonista […] Pur perdendosi nel rumoroso mondo del suo stesso The Running Man, Wright mantiene fede al racconto e alla sua spinta anarchica pur aderendo alle regole più canoniche dei blockbuster.

Edgar Wright costruisce un film intenso ed adrenalinico, una grandissima critica di un paese che allo stesso tempo riesce ad aumentare i battiti dello spettatore […] struttura un film fedele all’opera da cui è tratto […] Glen Powell ne sta facendo di strada e grazie a film come Hit man – Killer Per Caso […] sta dimostrando bravura e capacità camaleontiche.

Corre nella direzione sbagliata, a grande dispiacere, avvicinandosi maggiormente ad un film action Netflix […] Non è commensurabile il dispiacere nel sentire in una firma Edgar Wright la classica grancassa dei film colossal basici […] The Running Man prende il primo posto come la più grande delusione dell’anno, da un regista che ha fatto grandi film, per una speranza di guadagni che dubito arriverà.

È matematico: se c’è lui al comando si può star certi che ci saranno sicuramente inseguimenti d’auto, corse sfrenate e un ritmo incalzante. […] Glen Powell ha fatto un lavoro ottimo, confermandosi perfetto per questo tipo di film anche come interprete dalla molteplici capacità […] The Running Man rimane comunque un action di fantascienza estremamente godibile, con un grande cast.

La versione 2025 […] di Edgar Wright è molto più fedele della precedente alla trama di King/Bachman […] il vessillo della verità come innesco della rivolta esige aggiustamenti populistici, a volte […] la forza di The Running Man targato Wright […] sta nei momenti dinamici, fuga, scontri e scene action mentre, ahilui, il ‘messaggio’ per quanto forzatamente lodevole si fa via via sempre più confuso con le piroette della trama.

Il risultato è sorprendentemente ritmato, forse indeciso su certi cambi di tono, eppure vario e vivo della rabbiosa e muscolare fisicità della crescente icona di Glen Powell […] Wright approccia l’action e la distopia restituendo la spietatezza dell’opera di partenza, tramutando ciò che sembrerebbe fantascienza in ultimi stadi di coerenti e pericolosi percorsi credibili […] The Running Man è un testo aperto al raffronto con temporalità, soluzioni sceniche e versioni diverse di Stati Uniti e umanità passate, presenti e forse future, esplosivo nella fusione tra attenta analisi trasversale tra strutture sociali e tecnologie di visione e, innanzitutto, eccellente intrattenimento.

Edgar Wright dà infatti il suo meglio nel mettere in scena un’America sanguinaria e succube delle fake news ammannite dalla televisione […] il film soffre la farraginosità di una sceneggiatura che non tiene il ritmo necessario […] Stephen King benedice l’impresa, dichiarando che il film è ‘abbastanza fedele al libro da rendere felici i fan, ma abbastanza diverso da renderlo emozionante per me’.

Edgar Wright lascia, speriamo solo per questa volta, la sua vena autoriale e personale per creare un classico blockbuster votato alla velocità, all’adrenalina con un pizzico di morale e critica sociale […] Forse la sua lunga durata, parliamo di oltre due ore, potrebbe stancare […] Siamo lontani dall’estetica di ‘Scott Pilgrimm’, dalla capacità di girare negli inseguimenti di ‘baby Driver’ o dalla comicità d’impatto della Trilogia del Cornetto.

tre film diversi nello stesso corpo narrativo, ognuno perfettamente riconoscibile, tutti ugualmente efficaci […] i parallelismi con la realtà odierna sono fin troppo evidenti […] Non è il miglior film di Wright, ma è sicuramente uno dei più necessari.

Edgar Wright non firma un semplice remake, ma una vera riedizione evolutiva del romanzo di Stephen King […] Glen Powell è semplicemente perfetto […] Il film è un colpo di frusta morale mascherato da intrattenimento.

la disperazione di fondo si smorza nella messa in scena […] La satira, più che colpire, spiega; più che insinuare, illustra […] sottrae al pubblico la catarsi del rischio e del dolore

È un volto che si desidera vedere sempre più spesso sullo schermo […] Perché sì, The Running Man è puro intrattenimento: un film che diverte tantissimo e che riesce a mantenere sempre alta l’attenzione dello spettatore […] Fino alla fase finale si poteva davvero gridare allo schermo, popcorn in mano, la parola ‘capolavoro’.

The Running Man oggi risulta fuori tempo e legato a un immaginario un po’ demodé che non cerca alcun aggiornamento a suggestioni più contemporanee […] le scene d’azione sono rese con un montaggio dinamico e inconfondibile […] È godibile, ben diretto, con momenti brillanti e sicuramente migliore del precedente adattamento, ma manca di coesione narrativa e di quel mordente che trasformava l’idea in genio.

Edgar Wright, giunto al suo ottavo film, non sbaglia mai […] un film meraviglioso e attuale […] un film necessario, che ci delinea i tempi di oggi, riuscendo a intrattenere dall’inizio alla fine.

Wright sembra imbavagliato […] Crea un picchiaduro ipertrofico, dalla durata eccessiva […] A vincere sono le logiche che regolano lo share, la condanna è contro la comunicazione che si fa propaganda.

Dietro l’adrenalina resta solo l’eco lontana di Stephen King […] l’anima letteraria di King non resta altro che la superficie, il contorno e il genere […] l’immaginario di The Hunger Games non si limita soltanto a fare capolino tra le corse inarrestabili e le grida di The Running Man, ma diviene gradualmente presenza ingombrante

Edgar Wright e il suo sceneggiatore Michael Bacall sono riusciti nella non semplice impresa di fare tre diversi film in uno […] Il suo The Running Man, insomma, è un film che in parte spiazza, diverte ed esalta lo spettatore nei suoi momenti migliori […] Per chi ha letto i romanzi distopici e soprattutto visto i film del genere c’è tuttavia un inevitabile senso di déjà vu

Glen Powell è inarrestabile […] il risultato finale, come spesso è accaduto nella filmografia di Wright, è un’opera estremamente coerente con sé stessa dall’inizio alla fine, eppure sorprendente e a tratti perfino esaltante […] quello che poteva essere facilmente un calderone pieno di troppi ingredienti si rivela ben presto una distopia action brillante, che non ha paura di essere brutale quando serve

Ne fa un racconto più fedele all’opera originale […] una storia distopica in un’America sotto un regime autoritario dove un uomo rimane invischiato in uno spietato e sporco gioco di sopravvivenza […] La forza della pellicola è sull’irruenza esasperata di Powell

Edgar Wright non riesce a fare sua la storia di King, ma con The Running Man regala comunque ottimo intrattenimento […] Le scelte di Wright sono coerenti e legittime – privilegiare l’intrattenimento, concentrarsi sull’estetica, alleggerire la politica – ma finiscono per rendere il film più convenzionale di quanto avrebbe potuto essere […] Rimane un’opera godibile, che gioca con l’immaginario anni ’80, ma che lascia la sensazione di un’occasione mai sfruttata oltre l’obiettivo di rendere il romanzo di King uno spettacolo d’intrattenimento.

Edgar Wright dimostra ancora una volta la capacità di fondere estetica, ritmo e contenuti, offrendo un prodotto che è allo stesso tempo un omaggio al passato e una visione moderna di un classico distopico […] The Running Man è un film che funziona su più livelli: intrattiene con azione e adrenalina, diverte grazie al talento comico di Glen Powell e stimola riflessioni sulla spettacolarizzazione del dolore e il controllo mediatico […] Dal punto di vista tecnico, il film è elettrizzante: la colonna sonora incalzante accompagna un montaggio serrato e sequenze action coreografate con precisione.