The Stranger: Recensioni

📽️ The Stranger

1 WOW

8 Positive

1 Neutrali

0 Negative

Dramma, Crime

di François Ozon; con Benjamin Voisin, Rebecca Marder, Pierre Lottin, Swann Arlaud

Nell’Algeria degli anni ‘30, l’indifferenza emotiva del francese Meursault lo porta a commettere un omicidio, messo sotto esame da un processo ostile, tratto da “Lo straniero” di Camus.

Recensioni

Un cinema che non cerca l’emozione ma l’assenza di essa, e in questo può risultare disturbante o, per alcuni, rivelatorio […] Se l’intenzione è chiara – mostrare la condanna di un uomo non tanto per ciò che ha fatto, ma per come è – il risultato rimane parziale […] Un’opera rispettosa, talvolta elegante, ma incapace di incidere con forza.

Considerato uno dei pilastri letterari dell’esistenzialismo, “Lo straniero” […] rimane estremamente fedele al testo originale […] L’angoscia esistenziale, la mancanza di senso, l’estraneità verso il mondo che non suscita più nel protagonista alcuna emozione […] sono rappresentati da Ozon con efficacia.

Ozon adatta il classico di Camus con eleganza e con rispetto […] Il tutto è interpretato molto bene da Benjamin Voisin: bello, ma dotato di uno sguardo glaciale che lo rendono ‘lo straniero’ perfetto […] Ozon, ancora una volta, lascia lo spettatore a porsi domande sulla condizione umana e lo fa attraverso uno dei romanzi più complessi della letteratura europea.

François Ozon adatta Lo straniero di Albert Camus nel rispetto filologico del testo […] Il film è una lezione di economia drammatica e di occhio: non c’è mai un’immagine fuori posto, non c’è mai un fotogramma in più […] Il vuoto di Camus viene riempito di senso e perfino ‘scaldato’ dal cinema di Ozon.

Il suo film è una versione fedele, ma allo stesso tempo personale, dell’originale cartaceo […] un’opera elegante e matura, profonda e appassionata […] Si nota la passione e partecipazione con cui il regista francese ha trattato l’opera originale.

Dando vita ad un film che, al di là della fedeltà al testo, si fa dispositivo critico capace di illuminare ferite annose della storia francese mai del tutto rimarginate […] Il tentativo di Ozon si distingue per la sua perspicacia […] Lo straniero si configura così come espressione del miglior cinema nazionale

Un film che interroga lo spettatore, costringendolo a misurarsi con il silenzio, l’assurdo e la vertigine di un uomo che scivola fuori dal mondo […] ambientazioni essenziali, dialoghi asciutti, una macchina da presa che indugia sui vuoti e sugli sguardi più che sulle azioni […] Resta però un’opera coraggiosa e rispettosa, che invita a interrogarsi più che a rispondere.

Ozon lavora sul distacco del protagonista facendogli ritardare i tempi di risposta delle sue azioni, del suo muoversi e posizionarsi in un mondo desaturato nel bianco e nero dell’elegante fotografia di Manu Dacosse […] Il volto di Voisin e il suo fisico slanciato, sodo e con un ciuffo di peli in petto ne fanno un soggetto amato della macchina da presa […] La Seconda guerra mondiale dopotutto è alle porte e con essa si fanno largo anche i prodomi di quello che sarà il disgregarsi dell’impero coloniale francese.

François Ozon rilegge, esplora, esalta il capolavoro di Albert Camus in un dramma di accecante eleganza e straordinaria profondità, dominato da un monumentale Benjamin Voisin […] E Ozon, un cinefilo appassionato che cerca sempre di confrontarsi con i classici, non può non plasmare la sua visione a partire dal cinema coevo al periodo di Camus […] L’Étranger diventa, così, un grande dramma – mélo, politico legal, thriller, spirituale – non-detto di una nazione che non ha fatto i conti con i fantasmi di un passato violento.

Lo straniero è il fedele adattamento di un classico la cui storia risuona ancora pienamente oggi, nobilitato dalla maestria di uno degli autori più interessanti del cinema francese […] L’incapacità di classificare l’indifferenza a tutto del protagonista, la sua noia esistenziale e un delitto compiuto quasi come fosse estraneo a sé stesso, rappresentano ancora dinamiche che lasciano spiazzati e scatenano il dibattito […] Un antieroe monade arreso a una convivenza impossibile con gli altri, anche con la donna che lo amava.