The Ugly Stepsister: Recensioni

📽️ The Ugly Stepsister

5 WOW

16 Positive

2 Neutrali

0 Negative

Horror, Thriller

di Emilie Kristine Blichfeldt; con Lea Myren, Ane Dahl Torp, Thea Sofie Loch Næss, Flo Fagerli

Elvira (Lea Myren) è pronta a tutto pur di conquistare il cuore di un principe. In un regno in cui la bellezza è un business brutale, Elvira dovrà competere con la bellissima e incantevole Agnes (Thea Sofie Loch Naess) pur di diventare la preferita del giovane erede al trono.

Recensioni

Con “The Ugly Stepsister”, la regista e sceneggiatrice Emilie Blichfeldt firma un’opera disturbante e coraggiosa che ribalta completamente le convenzioni delle fiabe classiche […] Questo film non è semplicemente un horror fiabesco: è un manifesto viscerale contro gli standard di bellezza imposti […] “The Ugly Stepsister” è un’esperienza cinematografica essenziale.

un’originalissima riscrittura della fiaba […] un film del genere lo poteva scrivere e girare solo una donna perché siamo in presenza di una violenta, assai poco empatica, anzi a tratti sadica riflessione e messa in scena di un brutale martirio inflitto al corpo femminile […] viene a intercettare un tema di drammatica attualità

Una ragazza che potrebbe anche non esistere […] sono le urla della ragazza a far raggelare il sangue degli spettatori davanti al grande schermo […] l’orrore fisico è utilizzato come strumento per denunciare le pressioni sociali, l’ossessione per la bellezza e la crisi d’identità

Va da sé che lo spirito del classico popolare non interessa affatto a Blichfeldt […] A mani basse Blichfeldt realizza il live-action di Cenerentola migliore che si sia visto in circolo negli ultimi anni […] Una favola nera, grottesca e disturbante, destinata più ai grandi che ai piccini.

The Ugly Stepsister è davvero figlio del suo tempo, dal tema che tratta a come lo fa […] La vera tragedia di Elvira e la sua dannazione è quella di vedere con chiarezza i suoi limiti ma non quelli degli altri […] una bon bon gore da non perdere per gli amanti del genere.

Emilie Blichfeldt – alla sua prima regia di un lungometraggio – si dimostra autrice di grande personalità visiva e tematica […] Dal punto di vista formale, ** The Ugly Stepsister è eccellente […] In conclusione, ** The Ugly Stepsister è una delle sorprese horror dell’anno. Una fiaba che torna alle sue radici violente e senza censure, un film che parla di bellezza, accettazione e devastazione del corpo, e lo fa con stile e audacia. Necessario.

Trasfigura la fiaba di Cenerentola in un incubo […] si serve dei linguaggi del body horror per attaccare i pressanti modelli di bellezza veicolati dalla società odierna […] maggiore è la carica polemica che il racconto riesce a donare alle sue sferzanti invettive

Una Cenerentola tra horror e bon ton […] Il risultato è un’opera che flirta con il body horror, l’ironia e il kitsch […] The Ugly Stepsister è un esperimento visivo molto affascinante, ma narrativamente debole

Il film è il racconto di Cenerentola visto però dagli occhi della sorellastra […] Blichfeldt ha il concetto chiaro, tanto da reiterarlo in modo non troppo inventivo lungo il film […] sa giocare con l’ironia del suo sguardo, la violenza delle pratiche che ancora oggi sono le stesse, anche se più tecnologizzate.

La bellezza diventa un’ossessione, il corpo un campo di battaglia, la trasformazione un trauma. […] Il film non è semplicemente horror, è un’analisi narrativa del modo in cui la società – e soprattutto le donne – sono spinte a modellare se stesse per obbedire a un ideale esterno. […] Non è solo un horror estetico, è una riflessione coraggiosa su cosa significhi essere visti, voluti, valutati.

In un’epoca che certo non brilla per originalità, il cinema continua a riscoprire storie che conosciamo fin troppo bene. Ma non si tratta solo di remake senz’anima […] Il body horror è centrale: il corpo di Elvira si trasforma, si contorce, si deforma in nome di un’ambizione tanto meschina quanto distruttiva. […] The Ugly Stepsister è una fiaba nera senza morale, ma piena di verità scomode: quelle di una società che specula sul dolore e sulla fragilità di chi non riesce a conformarsi a standard impossibili.

Emilie Blichfeldt riporta la favola di Cenerentola alla forma primordiale, azzerando qualsiasi gingillo disneyano e focalizzandosi sull’ossessione della bellezza […] Il cuore pulsante di The Ugly Stepsister è il corpo, la sua forma, le sue forme […] The Ugly Stepsister non riesce però a essere veramente cattivo, spietato, finendo per ammorbidire la favola nella sua declinazione più cruda e didascalica.

Audacemente la regista esordiente norvegese già da principio osa l’impensabile ponendo l’occhio della camera non sull’eterea bellezza di Cenerentola […] Il ricorso alla chirurgia, al verme, al corpo mutilato come metafore cristalline di quanto dell’interiorizzazione di modelli di bellezza impossibili e dei percorsi autodistruttivi per aderire ad essi […] Brillante, audace e disturbante The Ugly Stepsister è un’esperienza cinematografica estrema ma altamente divertente.

Un’opera pop e al contempo femminista che inquieta con il reale mostrando l’assurdo […] Elvira e Agnes sono due facce della stessa medaglia perché a nessuna delle due è veramente permesso di decidere della propria vita […] The Ugly Stepsister è quindi l’horror che meritavamo e di cui avevamo bisogno, una piccola perla che speriamo diventi un cult del genere.

il talento c’è, lo spirito iconoclasta pure, ma si poteva forse osare ancora di più in termini di cattiveria […] La catarsi, insomma, alla fine è solo parziale: ci si poteva probabilmente spingere ancora oltre, perché le potenzialità, dato il materiale e le ambizioni dichiarate, c’erano […] si può scegliere, comunque, di vedere il bicchiere mezzo pieno

Il film è un’interessante reinterpretazione dark della fiaba di Cenerentola […] Avete presente il modo di dire “chi bella vuole apparire, un po’ deve soffrire”? The ugly stepsister lo rende vivo e lo porta in scena senza filtri […] Insomma, un film ben fatto e non banale, che strizza l’occhio ai grandi horror italiani nella regia

Emilie Blichfeldt dimostra una grande maturità per una regista al debutto […] un film che, pur partendo da un immaginario arcinoto, riesce a renderlo nuovamente inedito […] un’estetica della decomposizione che interroga il mito della trasformazione femminile, riportandolo dal territorio del desiderio a quello della disgregazione.

Altro che topini gentili e servizievoli, fatine buone, zucche che si trasformano in carrozze e scarpette di cristallo: Cenerentola, sì, ma la versione Disney è quanto di più lontano si possa pensare […] è subito body horror […] tutto insieme e tutto perfettamente amalgamato.

Emilie Blichfeldt dimostra una grande maturità per una regista al debutto […] Ogni scelta visiva rivela una consapevolezza precisa, un controllo della composizione affine alla meticolosità estetica di Sofia Coppola […] un film che, pur partendo da un immaginario arcinoto, riesce a renderlo nuovamente inedito.

Non soltanto l’autrice percepisce il potenziale orrorifico della storia, ma è anche capace di inserirla lodevolmente nel sanguinante solco ancora aperto lasciato l’anno passato da The Substance, donandoci un nuovo body horror a sguardo femminile […] Senza per questo ridursi a un misero affresco misandrico, The Ugly Stepsister si erge a film potentemente femminista, che trova nel mondo contemporaneo il suo spazio e orecchi e menti adatti a riceverlo […] Trasporre sullo schermo uno scenario in cui un mondo indesiderabile si realizzi pienamente è uno stile argomentativo che ha effetti emotivi tangibili sugli spettatori.

Ricco di humor macabro e dalle venature horror molto fisiche […] una satira crudele della moderna ‘tirannia della bellezza e della normalizzazione dell’immagine corporea’ […] Con una chiusura alla Jane Austen, nella quale l’egoista e dissoluta matrigna – tutto sommato, a meno di fraintendimenti – fa la cosa più ‘da madre’ di tutto il film.

In una rivisitazione in chiave contorta della classica storia di Cenerentola, The Ugly Stepsister mette in scena gli stessi ingredienti di cui sono fatti gli incubi, applicando magistralmente sangue e sovversione e prendendo a martellate e scalpelli una fiaba per eccellenza […] The Ugly Stepsister è un film sorprendente, splendidamente realizzato, interpretato con entusiasmo e realizzato attraverso il prisma incrinato di una visione unicamente nordica […] Un sogno febbrile e contorto di cui non sapevi di aver bisogno.

Dimenticate il candore Disney, i sogni romantici e le scarpette di cristallo: The Ugly Stepsister della norvegese Emilie Blichfeldt è una fiaba contorta e viscerale […] un cinema che squarcia il velo del glamour per mostrare le cicatrici dietro al desiderio di approvazione […] è una critica sociale feroce mascherata da fiaba nordica.