Warfare - Tempo di guerra: Recensioni

Con Warfare - Tempo di guerra il processo creativo è simile e allo stesso tempo diversissimo […] Warfare - Tempo di guerra trova le proprie radici nell’esperienza personale di quest’ultimo […] Warfare - Tempo di guerra è un film di sensazioni, sottili e dirette, ma anche di decostruzione strutturale.

la pellicola di Garland e Mendoza restituisce una ricostruzione dei fatti volutamente frammentata, parziale […] è nella mancanza di un ‘perché’, che si può riassumere il significato ultimo delle guerre […] Garland ribadisce, anche questa volta, la statura del proprio fare cinema.

Basato sui ricordi diretti di Mendoza, ex Navy Seal, e dei suoi compagni d’arme, “Warfare” racconta un episodio di guerra in Iraq a distanza di quasi vent’anni […] La guerra è caos e in questo caos agiscono gli uomini senza farsi domande, senza porsi alcun problema, se non quello della lotta per la lotta in cui conta solo la totale solidarietà guerriera degli uomini […] il cui limite è apparire un’operazione fin troppo autocelebrativa.

Nasce così un’opera indubbiamente originale e ambiziosa, volta a raccontare con estremo realismo l’orrore e la profonda insensatezza della guerra […] Una scelta indubbiamente voluta, sottolineata dall’assenza della colonna sonora […] Ci teniamo dunque l’Alex Garland di Annientamento, Men e Civil War, capace di scattare un’istantanea della società anche attraverso l’iperbole e strizzando l’occhio al fantastico, mentre ci lascia freddi quello di Warfare – Tempo di guerra

Un’opera potente e affascinante per chi ha la sensibilità di comprenderla […] Warfare è uno scorcio sul niente che sfida il nulla […] un’esperienza cinematografica universale e disturbante

Il film è costruito con un’attenzione estrema allo spazio e al tempo: lo spettatore vive il «qui e ora» insieme ai protagonisti, come se fosse chiuso con loro in quelle quattro mura […] È una scelta coerente e radicale, che però lascia la narrazione in una zona ambigua: efficace sul piano concettuale, ma più fragile su quello emotivo […] Il risultato è un film chiuso in se stesso, rigoroso nella sua forma, ma incapace di aprirsi a un respiro più ampio.

Un’opera radicale, scomoda, che si rifiuta di offrire risposte facili e che mette in crisi lo spettatore […] Una rappresentazione spietata e iperrealistica del conflitto moderno […] Un esperimento potente, che colpisce più per il suo rigore formale che per la narrazione in sé.

L’insensatezza del conflitto bellico prende vita nello straordinario Warfare – Tempo di guerra […] un’esperienza cinematografica totale che lascia scossi e turbati […] un film di guerra inedito e spietatamente autentico.

Un film non redazionale nella composizione della narrazione in cui il regista ha l’unico - ma fondamentale - compito di dare voce alle memorie belliche immortalandole a mezzo cinematografico […] anche in virtù del concept scelto, il taglio di realismo e la ricerca di verità autentica non vanno ad attenuare mai il dolore scenico: il sangue scorre a fiumi, le urla sono strazianti e la visione ne risente […] Non si può certo definire un film semplice, Warfare, ma se è capace di travolgere gli spettatori nel profondo costringendoli a tenere gli occhi incollati allo schermo, è anche merito del suo cast straordinario.

Un film che ci fa immergere, senza nessun filtro, nell’orrore e anche nell’insensatezza dei conflitti […] Una di quelle opere (ormai sempre più rare), che ti rimangono appiccicate addosso per molto e molto tempo una volta che i titoli di coda hanno finito di scorrere sullo schermo […] “Warfare-Tempo di guerra” è un film imperdibile.

Ogni sparo, ogni esplosione, ogni grido lanciato dai soldati vibra nelle ossa del pubblico, che, esattamente come i personaggi, non può far altro che guardare ed aspettare […] Il film finisce quando deve. Finisce quando la tensione, che cresce gradualmente di scena in scena, raggiunge il limite massimo e si allenta nei titoli di coda […] Se da un lato ciò aggiunge valore al film, dall’altro toglie oggettività alla narrazione

Puro cinema di guerra e, ovviamente, puro film sulla insensatezza feroce della stessa […] Perché quello che colpisce e fa di Warfare uno splendido film, sicuramente tra i migliori di questa stagione […] Non c’è onore né gloria qui, ma solo un universale desiderio di sopravvivenza che non appanna la nobile solidarietà tra commilitoni.

L’ultima fatica della ‘strana coppia’ – lo scrittore britannico e il soldato statunitense – non esclude nulla, semmai sceglie: i grandi messaggi, le riflessioni complesse e le macchinazioni del pensiero lasciano necessariamente il posto all’esperienza viva e diretta […] Il war movie si svecchia, aggiorna e dinamizza […] Mendoza e Garland centralizzano e restituiscono un feedback fisico in cui il senso e l’insensato della guerra in maniera intermittente emergono e scompaiono.

Il racconto operato da Warfare della guerra è crudo, schietto e terrificante, nonché graficamente molto esplicito […] La sensazione d’essere lì, insieme ai personaggi, nonostante l’assenza di riprese in soggettiva, è resa anche dal fatto che, con una scelta accattivante, il regista abbia fatto coincidere la durata della vicenda raccontata a quella del film stesso […] Warfare: tempo di guerra resta comunque un prodotto interessante per le sue peculiarità tecniche e la schiettezza del racconto, seppur con un punto di vista polarizzato.

un anti war movie rabbioso e triste diretto con grande lucidità da Alex Garland e Ray Mendoza […] la guerra al cinema non è mai stata così anti-spettacolare e insostenibile […] Qui siamo davanti al Cinema migliore, quello che preferisce mostrare anziché raccontare a parole o a metafore

L’idea stessa di fondare Warfare sul ricordo di chi ha vissuto gli eventi narrati riesce nella spettacolare operazione di distorcere completamente la percezione dello spettatore […] Il risultato di ciascuna di queste scelte è un film del tutto anti-epico, che persegue il paradosso di decostruire i canoni dei film di guerra pur essendo, di fatto, un tentativo - inequivocabilmente mediato e non oggettivo - di ricostruzione fedele degli eventi narrati […] Pur senza raggiungere le sfumate implicazioni morali e artistiche di Civil War, Garland e Mendoza passano agevolmente dalla fanta-politica a un racconto dagli intenti realistici, riuscendo a preservare la compattezza concettuale della loro opera e presentando agli spettatori un film che non lesina comunque spettacolarità e tensione.

La guerra non viene né dipinta né interpretata, bensì consegnata allo spettatore in tutta la sua essenza e insensatezza, senza glorificare nessuno o presentare duplici fini […] Ad essere impresso sullo schermo appare in tal senso proprio il senso di claustrofobia […] il terrore non nasce dall’azione ma dall’attimo che la precede.

Non ci sono né vincitori né vinti, nessun eroe, non c’è una narrativa che in qualche modo ci solleverà il grosso macigno che il film ha costruito inquadratura dopo inquadratura […] La guerra non è più una possibilità, è inevitabile […] non è un film per tutti, o meglio è un film per nessuno che tutti dovrebbero vedere.

Dimenticate Salvate il soldato Ryan di Spielberg, il pregevole, coinvolgente The Hurt Locker di Kathrin Bigelow, dimenticate ogni altro film di guerra che avete visto […] Prezioso perché è il più efficace film antimilitarista, pacifista che si possa pensare […] Un film da non perdere, neanche per chi continua a pensare che la guerra è bella anche se fa male.

non fa sconti nel mostrare la violenza e la sofferenza affrontata da questi ragazzi mandati allo sbaraglio, sacrificando l’intrattenimento in favore di un realismo esasperato e a tratti disturbante […] Garland orchestra con efficacia una messa in scena per l’appunto iperrealista […] la necessità diventa confezione, di primissima qualità ma meno sincera e genuina di quanto l’istintiva premessa poteva far presagire.

Warfare non è un semplice film di guerra: è un pugno nello stomaco […] Garland e Mendoza scelgono di scuotere lo spettatore portandolo al centro del campo di battaglia, senza sconti […] Warfare è un film duro, realistico e privo di compromessi.

Un film capace di generare repulsione e disgusto per la guerra semplicemente mostrandola per quello che è, con efficace e coinvolgente realismo […] Un incubo di momenti dilatati e suoni ovattati, nel quale il panico, in costante crescita, diventa presto insostenibile […] Una riflessione ed elaborazione del trauma che sembrerebbe non essere ancora conclusa.

Warfare è un film bellico a suo modo irripetibile, che sublima il conflitto e ragiona sull’identità profonda del War Movie […] ha un coraggio raro, quello di farsi le domande giuste, di raccontare l’elemento mutante del medium cinema nel contemporaneo […] Warfare. Tempo di guerra è un prodotto a suo modo irripetibile che si fa le domande giuste, certo, ma che forse soprattutto non si accontenta delle risposte semplici

Garland elimina quasi tutto ciò che rende il cinema ‘cinema’ e lo sostituisce con procedura, attrito e suono […] L’effetto è iperrealista e, paradossalmente, allucinatorio […] si esce scossi, forse irritati, forse ammirati, raramente indifferenti.

Warfare – Tempo di guerra è un’impressionante ricostruzione della realtà della guerra vista dall’interno […] Sembra tutto maledettamente autentico, in questo incubo brutale di suono e rumore […] Che ci sia spinti così lontani, senza smarrire la via, è comunque impressionante.

Garland e Mendoza costruiscono il film come una vera e propria esperienza sensoriale […] La crudezza del racconto è un altro elemento che distingue ** Warfare** […] un film onesto, potente e necessario in un periodo in cui la guerra è tornata a occupare le prime pagine della cronaca.

Garland torna alla grande, offrendoci ancora una volta uno sguardo crudo e autentico su cosa significhi davvero la guerra […] Warfare si presenta più come un’esperienza cinematografica che come un classico film di guerra […] Warfare riesce straordinariamente ad imporsi come uno dei war movie più intensi e coinvolgenti degli ultimi anni

Garland e Mendoza hanno orchestrato un film formalmente impeccabile […] Un racconto crudo e immersivo sulla guerra […] Un’esperienza cinematografica viscerale anche grazie alle ottime interpretazioni di un cast corale.

Un’opera che non vuole essere politica e non vuole dare giudizi, ma semplicemente dipingere i ricordi di giovani soldati che hanno visto in faccia la morte […] Una pellicola dalla tecnica sublime, che unisce la forza del comparto audio e la potenza della regia […] Il marchio di fabbrica della A24 si mostra fin dall’incipit, con un inizio scoppiettante che vede i militari riuniti di fronte ad un televisore, in un breve attimo di spensieratezza

Un’opera bellica estrema, un’esperienza immersiva, fisica, priva di filtri sentimentali che non edulcora l’esperienza estrema della lotta armata […] rappresenta la vita di guerra come una routine fatta di asimmetrie e discontinuità […] Nuovamente Alex Garland ci consegna un’opera preziosa, un fedele viaggio nella esperienza bellica contemporanea nei suoi aspetti più complessi e meno noti.

Non siamo infatti di fronte a veri eroi, almeno non nell’accezione comune. Sono esseri umani fatti di carne ed emozioni, di sudore e meticolosità nel gestire le situazioni a rischio […] L’idea dietro Warfare – Tempo Di Guerra appare quindi molto brillante, tanto nel contenuto quanto nella forma […] Anche a questo giro, A24 è riuscita a stupirci portando con sé una ventata di novità, prendendo un genere e rimodellandolo secondo le sue cifre stilistiche.

Un’ora e mezza di racconto dritto, claustrofobico, (volontariamente) insopportabile […] Garland è meticoloso - e gli si può dire tutto, tranne che non sappia fare il suo mestiere […] trasformandola in una sorta di ibrido che strizza l’occhio al documentario, con una perfezione di suoni, immagini ed effetti speciali letteralmente spaventosi.

Non siamo di fronte ad un film di intrattenimento […] Siamo invece di fronte ad una lunga scena con movimento documentaristico […] Ne viene fuori un prodotto che è critico senza volerlo essere, spaventa senza provarci nemmeno

La camera ti incolla addosso, ti fa sentire il sudore, il tremore, il panico […] Garland e Mendoza fanno un’operazione forense sulla guerra, senza retorica, senza giudizi, solo la cruda verità […] Warfare – Tempo di guerra è il film che ti fa ringraziare di non essere mai stato spedito in missione.

Garland adotta un approccio distintivo: minimizza o persino annulla il contesto narrativo tradizionale per concentrarsi sulla pura sensazione del momento […] Warfare si immerge completamente nel viaggio sensoriale e travolgente della battaglia, offrendo un’esperienza cruda e viscerale […] Questo film è un’opera potente, capace di mettere in scena senza filtri né pregiudizi i ricordi più reconditi dei soldati.

Alex Garland ha fuso la sua consapevolezza cinematografica con i ricordi di un ex-Navy Seal, Ray Mendoza, per raccontare con unità d’azione, tempo e luogo la storia vera di una disperata missione in Iraq del 2006 […] Warfare è letteralmente la guerra, ma in quasi nessuna chiave tradizionale […] Garland tiene comunque a freno la sua vocazione orrorifica, se ne fa influenzare nel modo migliore solo nell’opprimente sound design.

Un’opera segnata dalla compattezza organica di una narrazione ridotta all’osso […] Approccio essenziale, viscerale, dalle intenzioni nobili […] Non c’è epica, patriottismo, bandiera americana da sventolare in questo limbo

Garland si conferma una delle voci più cristalline e controcorrente della nostra epoca […] Warfare è un viaggio all’inferno […] Una sorpresa, decisamente coraggiosa, antitetica all’offerta data dalle distribuzioni di largo consumo.

Criticometro

📽️ Warfare - Tempo di guerra

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